Piatto ricco

Politeama Genovese, nella nuova stagione tornano i musical

Sono ben 40 i titoli, di cui 34 in abbonamento. Staiti: "Le istituzioni non diano per scontati i teatri privati"

Genova. Dallo scorso ottobre a maggio sono 80 mila gli spettatori tornati a teatro. Un’ondata di affetto che ha sorpreso i vertici del Politeama Genovese, che ha appena presentato la stagione 2022-2023.

40 spettacoli, di cui 34 in abbonamento. Un unico “recupero” ancora per la pandemia (Angelo Pintus dall’11 al 16 ottobre), il resto sono tutti titoli nuovi.

“Un grande ritorno del musical, che con la pandemia non era un tipo di spettacolo sostenibile per numero di attori coinvolti e per budget” annuncia Danilo Staiti, direttore artistico.

Ed ecco allora Sette spose per sette fratelli (3-5 novembre) con la direzione musicale di Peppe Vessicchio e sul palco Diana Del Bufalo e Baz, Mamma Mia! (23-27 novembre), nuovo allestimento diretto da Massimo Romeo Piparo, Pretty Woman (15-17 dicembre), Legally Blonde – La rivincita delle bionde (24-25 febbraio) finalmente in Italia, Grease (30 marzo – 1 aprile) della Compagnia della Rancia e Billy Elliot (12-14 maggio) con musiche di Elton John. In programma anche Casanova opera pop con musiche di Red Canzian (27-28 febbraio).

Spazio anche al teatro e ai grandi nomi: Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek con Francesco Pannofino e Iaia Forte (18-19 novembre), Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? Vede sul palco Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta (10-12 gennaio). Emilio Solfrizzi porta Molière con Il Malato immaginario (19-20 gennaio). Trappola per topi di Agatha Christie, con la regia di Giorgio Gallione e Lodo Guenzi sul palco, sarà proposto il 3-4 febbraio. Gioele Dix ispirato ai racconti di Dino Buzzati in La corsa dietro il vento (2 marzo). Veronica Pivetti in Stanno sparando sulla nostra canzone (3-4 marzo). Coppia aperta quasi spalancata, titolo reso immortale da Dario Fo e Franca Rame, arriva il 18-19 aprile con Chiara Francini e Alessandro Federico.

Non mancheranno i comici, con grande spazio anche per quelli nostrani: Ale e Franz con Atti Scenici in luogo pubblico (21-22 ottobre), Pirati dei Caruggi (2-3 dicembre), Bruciabaracche (26-27 dicembre), Maurizio Lastrico (31 dicembre e 2-4 gennaio), Sabina Guzzanti con Le verdi colline dell’Africa (25 gennaio), Enrico Bertolino con Instant Theatre (15 febbraio), Antonio Ornano in Maschio caucasico irrisolto (17-18 marzo), Giuseppe Giacobazzi (5-6 maggio).

E ancora danza con Giulietta e Romeo (Balletto di Roma) il 26 ottobre, Notre Dame de Paris con il Balletto di Milano (15 novembre), Parsons Dance (29 novembre), Kataklò in Back to dance (16 marzo), Piazzolla Tango in Naturalis Labor (29 marzo).

In cartelloni anche grandi ospiti come Edoardo Leo (Ti racconto una storia, 1 dicembre), Elio (Ci vuole orecchio, 21 gennaio), Andrea Pennacchi (Una piccola Odissea, 2 febbraio), Marco Goldin (Gli ultimi giorni di Van Gogh, 22 marzo), Federico Buffa (RivaDeAndrè amici fragili, 14 aprile).

Il cartellone si arricchirà anche di concerti di musica leggera nel corso dei mesi.

Ricche le opzioni di abbonamento, con sconti per chi si abbona a luglio. Qui tutte le informazioni.

Con grande emozione Claudia Scerni, direttrice generale, ha ricordato che sono ormai 28 le stagioni in cui il Politeama Genovese è in questa formula di teatro privato, una gestione nel solco dell’indimenticata Savina Savini Scerni, prematuramente scomparsa nel 2019.

Danilo Staiti rilancia la questione della sopravvivenza dei teatri privati: “L’anno scorso il ministero ha riconosciuto il ruolo sociale e culturale dei teatri privati, che sono così riusciti a sopravvivere a un anno e mezzo di difficoltà a causa del Covid, visto che il 95% dei nostri incassi deriva dal botteghino, ma ora occorre un passo ulteriore, una nuova fase in cui comunque è possibile ancora una flessione degli incassi. Chiediamo solo di non essere dati per scontati. Mettiamoci attorno a un tavolo e ragioniamo. Non possiamo permetterci i prezzi dei teatri pubblici e a volte il drenaggio delle sponsorizzazioni dei privati è sempre del teatro pubblico. Io sono felice di questo, ma vorrei che ci si domandasse delle difficoltà teatro privato. Con Comune e Regione spero si possa affrontare la questione che arriva da lontano. Da parte degli enti ho sempre trovato disponibilità negli ultimi anni”.

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