Genova. In Liguria è avvenuta la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta, precisamente sulla spiaggia libera di Levanto, dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale Ligure.
Questa mattina, intorno alle 3, un gruppo di ragazzi ha visto una tartaruga marina risalire la spiaggia ed ha subito avvertito due guardie giurate presenti nelle vicinanze della spiaggia. I due sono stati testimoni di questo straordinario evento: non solo hanno assistito alla deposizione che è durata circa 50 minuti, ma hanno potuto fotografare, senza disturbarla, la tartaruga mentre deponeva e, dopo il suo ritorno in mare, hanno prontamente provveduto a delimitare la zona del nido. Hanno poi allertato la guardia costiera mettendo in moto il Gruppo Ligure Tartarughe Marine.
Acquario di Genova, Arpal, Associazione Life on the sea Onlus, carabinieri, Comune di Levanto, Guardia costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Università di Genova si sono subito mobilitati e recati sul posto per il monitoraggio del nido, la sua messa in sicurezza e la sua gestione.
La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. Le uova vengono deposte nei primi mesi estivi e le uova schiudono dopo circa 40-60 giorni a seconda della temperatura. I piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr.
La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova in genere nella spiaggia dove è nata In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria
A settembre 2021 su una spiaggia del finalese del Castelletto di San Donato erano state individuate tre piccole tartarughe marine, della specie Caretta caretta. Si è trattato del primo caso di nidificazione di tartaruga marina sulle coste liguri, a conferma della tesi secondo la quale le tartarughe marine stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi.
IL VADEMECUM
In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento.
– Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
– Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
– Avvisare il proprietario o concessionario dell’area.
– Individuare il perimetro dello scavo, delimitandolo provvisoriamente, senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova.
– Spostare lettini e ombrelloni prima dell’arrivo dei turisti e transennare con un perimetro di sicurezza di almeno 3 metri.
– Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.