La protesta

Il processo ponte Morandi comincia con la protesta dei giornalisti: “Limitato il diritto di cronaca”

Giovedì 7 luglio appuntamento alle 10 davanti al tribunale. Un'ordinanza del tribunale vieta ogni tipo di immagine a partire dalla seconda udienza

Genova. “Dobbiamo tutelare il diritto di cronaca dei giornalisti e il diritto dei cittadini ad essere informati”. Per questo Associazione Ligure Giornalisti, Ordine dei Giornalisti della Liguria e Gruppo Cronisti Liguri hanno indetto una manifestazione di protesta davanti al Tribunale di Genova dalle ore 10, il prossimo 7 luglio, in concomitanza della prima udienza del processo per il crollo del Ponte Morandi.

“Un’ordinanza del presidente del collegio giudicante limita pesantemente l’esercizio del diritto di cronaca – denunciano i vertici delle associazioni dei giornalisti liguri, sostenuti da Fnsi e Odg nazionale – In pratica spegne le Tv e oscura gli obiettivi dei fotografi, consentendo solo 10 minuti di immagini alla prima udienza e ‘oscurando’ le successive.

Il provvedimento vieta perfino l’utilizzo delle immagini che saranno trasferite in sala stampa dal circuito chiuso”. Nel mirino dei giornalisti c’è soprattutto la parte dell’ordinanza in cui il presidente del collegio giudicante motiva così la decisione: “A fronte del comprensibile interesse mediatico per i fatti oggetto del presente procedimento l’introduzione nell’aula di udienza di telecamere e altri strumenti per la ripresa audiovisiva del processo potrebbero determinare una spettacolarizzazione dell’evento prevedibilmente deteriore per il sereno e regolare svolgimento delle udienze”.

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Giornalisti in attesa di entrare in aula

“Una motivazione viziata da un pregiudizio ideologico circa la qualità del lavoro dei giornalisti ed inquietante poiché, se acriticamente accolta, potrebbe costituire il pretesto per negare l’agibilità delle aule giudiziarie ai telegiornali e ai fotoreporter pregiudicando, con il diritto di cronaca, anche quello dei cittadini ad un’informazione, magari non spettacolare, ma puntuale professionale e plurale”, sottolineano Fabio Azzolini, segretario regionale dell’Associazione ligure dei giornalisti, Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria, e Tommaso Fregatti, presidente del Gruppo Cronisti Liguria. Il timore insomma è quello di creare un precedente considerato “molto grave”.

Alla manifestazione di protesta giovedì sono attesi anche il presidente nazionale dell’OdG Carlo Bartoli e il segretario nazionale Fnsi Raffaele Lorusso.

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