Genova. Si terranno oggi pomeriggio alle 18 a Sanremo, nella sede del club Tenco, i funerali di Vittorio De Scalzi. Il grande musicista scomparso nella notte di sabato per una fibrosi polmonare, dopo essere guarito dal covid un mese fa, proprio a Sanremo si era esibito pochi giorni orsono insieme all’orchestra sinfonica.
La notizia della sua scomparsa ieri ha provocato un grande senso di tristezza e vuoto in moltissimi artisti, suoi amici e colleghi, ma anche in tanti che apprezzavano la produzione e la personalità di De Scalzi. Da Renato Zero, che ha promesso di fare il possibile perché non sia dimenticato, ai Nomadi, da personalità come Roby Facchinetti e Shel Shapiro, fino a Ivano Fossati e Gino Paoli.
A esprimere cordoglio anche molti politici e tutta la galassia blucerchiata. De Scalzi come noto era un grande tifoso della Sampdoria, omaggiata con la sua Lettera da Amsterdam, canzone invidiata in segreto anche da molte altre tifoserie.
La carriera di Vittorio De Scalzi parla da sola. A 19 anni fonda i New Trolls. Anche quella band, giovane e consapevole delle proprie capacità, apre ai Rolling Stones e viene da pensare ai contemporanei Maneskin. Ma i New Trolls facevano rock progressivo, una musica difficile da eseguire e al tempo anche da ascoltare.
Poi le collaborazioni con De André, Mina, Vanoni, con il poeta Riccardo Mannerini, il capolavoro di Concerto Grosso nel 1971 con Luis Bacalov.