Riflessione

Genoa, abbonamenti già a quota settemila: “dono” di fiducia dei tifosi che 777 Partners dovrà ripagare

Il calore della piazza genoana non manca, palla alla società: sarebbe davvero un peccato far svanire questo entusiasmo

Genoa

La notizia è stata celebrata ieri suoi profili social del club. Dopo appena una settimana, la campagna abbonamenti del Genoa in vista della Serie B ha raggiunto quota settemila. Tutto ciò conferma la fiducia che il popolo genoano ripone nella nuova proprietà. Un credito di affetto che merita una risposta altrettanto convinta. Il messaggio dei tifosi è chiaro: “Noi ci siamo, ma ora niente scommesse e subito pronti per salire in Serie A”.

Errori “di gioventù”

Il fondo 777 Partners si è trovato a gestire fin da subito una situazione complicata. Ha sbagliato nel nominare Shevchenko e a scegliere il direttore sportivo dopo il mister. Dal mercato di gennaio sono arrivati giocatori interessanti ma non il bomber che a posteriori avrebbe garantito la salvezza in un campionato al ribasso.

Perdonati dai tifosi in nome di un progetto

Proprio la reazione alla chiusura nefasta dell’ultima annata deve essere tenuta a mente dagli americani. In generale, non vi è stata contestazione né sugli spalti né al di fuori dello stadio. Certo, qualche critica sacrosanta è stata mossa, ma il clima non è stato quello di livore che si è respirato, ad esempio, a Cagliari. I genoani hanno sostenuto la squadra fino all’ultima giornata e organizzato manifestazioni per ribadire l’orgoglio per i propri colori. Anche guardando al “paesaggio cittadino”, di scritte o adesivi contro 777 Partners non se ne vedono. 

La risposta dei tifosi si può leggere come il primo passo verso la Serie A. Hanno infatti dimostrato che chi gestisce il Genoa non ha solo a che fare con una squadra ma con un popolo disposto a perdonare il purgatorio della B. A patto, però, che si faccia di tutto per mantenere le promesse iniziali. “Modello Atalanta”, aveva detto Wander.

Una fiducia che dunque “impegna” la nuova proprietà

La fiducia donata a 777, Spors e Blessin è assimilabile al concetto del “dono”, gesto che pone in forte relazione due entità – tifosi e club – impegnando la seconda nei confronti della prima a contraccambiare.

L’auspico è che la nuova gestione si renda conto della necessità di ricambiare la fiducia e l’assenza di contestazione allestendo una squadra all’altezza. A gennaio è stato accettato un mercato di scommesse. Ora l’unica scommessa valida è quella dei tifosi, che puntano su una pronta risalita. Spors e il suo entourage devono andare sul concreto, ben sapendo che molte altre formazioni hanno in pratica le medesime ambizioni.

Coda è la risposta che ci si attendeva, ma non basta

Al momento, l’unico acquisto in questo senso è stato Massimo Coda. Capocannoniere dell’ultima Serie B. Un “usato sicuro”. I tanti supporter accorsi al Porto Antico confermano la voglia di certezze dopo tante stagioni di incertezze. Discorso diverso per il centrocampista Ilsanker e per il portiere Martinez. I due giocatori vengono da una stagione in cui hanno giocato pochissimo. Appena tre partite il portiere. L’auspico dei tifosi è che Spors non li abbia presi sperando in un loro rilancio ma perché convinto, conoscendoli bene, che siano già pronti e funzionali.

Le condizioni ambientali per lavorare e fare bene ci sono tutte, il sostegno non mancherà nemmeno durante il ritiro in Austria. Bisognerà sbagliare pochissimo per tornare subito in Serie A. Che ci si riesca o no, l’importante è però provare a percorrere la strada “da punto a punto”, senza aggrapparsi a troppe scommesse. Come detto, ora l’unica scommessa valida è quella dei tifosi.

 

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