“È importante mettere in campo misure strutturali per incrementare i salari, il nostro obiettivo prioritario è ridurre il carico fiscale sui lavoratori a partire dai salari più bassi e su questo contiamo di intervenire in maniera decisa” lo ha detto nelle ultime ore il presidente del consiglio Mario Draghi parlando delle misure che l’esecutivo intende adottare per affrontare l’emergenza inflazione e la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori.
L’obiettivo del governo è varare un nuovo decreto entro la fine del mese di luglio per fronteggiare la nuova emergenza legata all’inflazione. E poi, nel medio periodo, abbassare le tasse sul lavoro e intervenire sulla contrattazione collettiva e sul salario minimo.
Il prossimo decreto quindi, con aiuti a famiglie e imprese, arriverà entro due settimane e prevede misure in primis contro il caro-energia, ma non soltanto.
In questo contesto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, conferma e rinnova, inoltre, l’impegno dell’istituto “in relazione ai bonus sociali e all’indennità di 200 euro erogata con il decreto aiuti, facendosi tramite verso ben 31 milioni di utenti tra lavoratori, pensionati, disoccupati. La maggioranza delle indennità è erogata d’ufficio dall’Istituto”.
Le stime, quindi, contano ben 31 milioni di cittadini che beneficeranno dell’incentivo contro il caro vita. Il dato tiene conto anche di quelle anticipate dalle aziende e compensate con l’Inps.
Le modalità di richiesta ed erogazione sono diverse a seconda della categoria di appartenenza.
Chi lo riceve a luglio
Lavoratori dipendenti, pensionati (con decorrenza dei trattamenti entro giugno 2022) o con assegno sociale o di invalidità a carico e percettori di Rdc lo riceveranno a luglio.
I dipendenti sono da dividere in due ulteriori categorie: chi opera nel privato dovrà presentare — entro i termini fissati dall’azienda — un’autodichiarazione, compilata e firmata, dove dovranno confermare di avere i requisiti necessari e di non ricevere l’incentivo due volte (in caso di titolarità di due rapporti di lavoro o essendo in famiglia con un percettore di Rdc).
Invece, i dipendenti del settore pubblico – così come pensionati e disoccupati – lo riceveranno in maniera automatica, in quanto i loro dati sono già inseriti nei sistemi degli organi competenti, in questo caso Inps e Mef.
Come ottenerlo
Per ottenere la misura una tantum, i requisiti che il soggetto deve avere sono:
– essere residente in Italia;
– essere titolare di un contratto di lavoro o di almeno un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (dal 30 giugno 2022);
– in alternativa, aver riconosciuta la disoccupazione almeno dal mese di giugno;
– avere un reddito o contributi uguali o inferiori ai 35 mila euro lordi;
– per i lavoratori dipendenti, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022 (data precedente all’uscita della circolare Inps che fornisce le indicazioni per l’erogazione del bonus).