Amarcord blucerchiato

“Album dei ricordi blucerchiati”: Carmine Esposito, un napoletano blucerchiato

Può un ragazzino di Fuorigrotta godersi Maradona al San Paolo, ma tifare per la Samp di Vialli e Mancini?  Sì, stiamo parlando di Carmine Esposito.

Generico luglio 2022

Genova. Dalle stalle alle stelle, dall’inferno al paradiso… tutto nel giro di meno di mezz’ora, nel secondo tempo del derby della Lanterna, del novembre 2000.  E’ la Samp di Gigi Cagni, subentrato a Ventura, che l’anno prima non è riuscito a riportare il Doria in Serie A, seppur forte di una rosa che comprendeva Matteo Sereni, Alessandro Grandoni, i due Francesco (Flachi e Palmieri), Simone Vergassola, Vincenzo Jacopino, Marco Sanna e Davide Dionigi e per di più (oltre ad arrivare solo 5°) aveva perso l’ultima stracittadina con i ‘cugini’, per via di un goal dell’ex Marco Carparelli (su corner di Alessandro Manetti).

E’ iniziato da poco il secondo tempo e Flachi s’invola sulla destra… mette in mezzo, rasoterra, un bel pallone, che il ‘piattone’ di Carmine mette a lato…Chiunque si sarebbe eclissato dal match… ma non Esposito, che poco meno di dieci minuti dopo, imita Flachi e serve Dionigi con una palla tagliata in area:  1-0... e non è finita, perché è sua la rete del 2-0 un quarto d’ora più tardi, con i tifosi della Sud ad esultare, solo come quando si vince un derby; il poster di quel goal è tuttora presente in camera sua, insieme a tanti altri con ‘maglia più bella del mondo’ e di diritto, incorona Carmine, come 55a figurina del nostro personale ‘Album dei ricordi blucerchiati’.

Una gradinata che ha adorato Esposito, non solo per le sue 70 presenze (e 15 goal in due anni e mezzo, due promozioni sfiorate  ed una rocambolesca salvezza, grazie a mister Bellotto), ma anche per il saperlo blucerchiato fin dall’infanzia… lui, ragazzino di Fuorigrotta, proprio dietro allo Stadio San Paolo, sempre in curva a tifare per Maradona, Careca & Co., diventato tifoso della Samp, dopo un incontro casuale a Caserta con Vujadin Boškov, Srečko Katanec ed i gemelli del goal, al punto di aver sofferto come la metà di Genova blucerchiata, per via di quella vittoria in Coppa dei Campioni, sfumata ai supplementari…

 

Della stessa serie “Album dei ricordi blucerchiati”

Bruno Mora, l’ala perfetta

Trevor Francis, “the striker”

Ruud Gullit , “Cervo che esce di foresta”

Nacka Skoglund, il re del tunnel

Toninho Cerezo, samba scudetto

Graeme Souness, “Charlie Champagne”

Aleksei Mikhailichenko, la stella dell’Est

Sebastián Verón, “La Brujita”

Luisito Suárez, “El arquitecto” dei primi anni ’70

Tito Cucchiaroni, una leggenda nella storia della Samp

Ernst Ocwirk, il faro del Prater

Giancarlo Salvi, il “golden boy” di Dego

José Ricardo “China” da Silva, il goleador brasileiro

Srecko Katanec, la gazzella slovena

Jorge Toro, dalle Ande agli Appennini Liguri

Luca Vialli, il bomber

Eddie Firmani, il “tacchino freddo”

 Ermanno Cristin, il “Nordahlino” di Marassi

 Sergio Brighenti, il capocannoniere

 Roberto Vieri, la fantasia al potere

 Mario Frustalupi, il piccolo grande” regista

 Gaudenzio Bernasconi, l’orsacchiotto

 Fausto Pari, una vita da mediano

 Giovanni Invernizzi, la classe operaia in paradiso

 Walter Zenga, l’uomo ragno

 Giovanni Lodetti, da “basleta” a “baciccia”

 Attilio Lombardo, il “Popeye”

 Valter Alfredo Novellino, il Monzon della panchina

 Alessandro, “il conquistatore” Scanziani

 Enrico Nicolini, “il Netzer di Quessi””  

 Loris Boni, il “baffo” col numero 8

 Boškov e Veselinović, gli jugoslavi

 Maryan Wisniewski , il francese arrivato da Lens

 Giorgio Garbarini, il generale Custer

 Marco Rossinelli, fuga per la vittoria

Pietro Vierchowod,  lo Zar

Francisco Ramón Lojacono, “el tanguero”

Domenico Arnuzzo, il geometra di fascia

Giovanni Guerrini, il Robot Mazinga Z

Marco Sanna, il guerriero ichnuso

Fabian Valtolina, il velocissimo “Beep Beep”

Fabrizio Casazza,  portiere da gradinata

Angelo Benedicto Sormani,  il Pelé bianco

Alessandro Grandoni, il Lippi del 2000

Roberto Galia, terzino o mediano?

Ivano Bordon, la “Pallottola”

Alberto Mariani, libero, non stopper

Alessandro Cucciari, ambidestro perfetto

Massimo Cacciatori, il Batman dei portieri

David Balleri, il pendolino

Fabio Quagliarella, l’Highlander

Giorgio Roselli, uomo derby

Mauro Bertarelli, primo goal in un derby

Vincenzo Iacopino, la ‘foglia morta’ all’incrocio

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