Genova. Ottobre del 1998… mentre la stampa romana esalta la prima convocazione in Nazionale di Francesco Totti, a Marassi i giallorossi trascinati da un goal Marco Del Vecchio, stanno mettendo sotto la Sampdoria di Luciano Spalletti ed i tifosi doriani allo stadio già sembrano vedere le streghe di una stagione difficile, quale in effetti poi sarà, con tanto di incredibile retrocessione in Serie B, nonostante una rosa ricca di giocatori di alto livello, quali il nazionale brasiliano Doriva, Vincenzo Montella, Ariel Ortega, Moreno Mannini, Pierre Laigle, Lee Sharpe…
Eppure quel giorno, uscendo dallo stadio l’esaltazione del tifo blucerchiato era alle stelle… Prima ‘Checco’ Palmieri, con un imperioso stacco di testa, aveva pareggiato i conti e poi, verso la mezz’ora della ripresa, a seguito di un atterramento di Ortega, mentre il portiere Chimenti si aspetta il tiro dello stesso ‘diez de l’Albiceleste’, ecco arrivare a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali, la ‘foglia morta’ di Vincenzo Iacopino… una esecuzione alla Mariolino Corso per i lettori che hanno visto l’Inter di Helenio Herrera, oppure alla Maradona per i più (ma non troppo) giovani…
Questa è la figurina dell’Album dei ricordi dedicata al nostro ospite di questa sera…
Della stessa serie “Album dei ricordi blucerchiati”
Bruno Mora, l’ala perfetta
Trevor Francis, “the striker”
Ruud Gullit , “Cervo che esce di foresta”
Nacka Skoglund, il re del tunnel
Toninho Cerezo, samba scudetto
Graeme Souness, “Charlie Champagne”
Aleksei Mikhailichenko, la stella dell’Est
Sebastián Verón, “La Brujita”
Luisito Suárez, “El arquitecto” dei primi anni ’70
Tito Cucchiaroni, una leggenda nella storia della Samp
Ernst Ocwirk, il faro del Prater
Giancarlo Salvi, il “golden boy” di Dego
José Ricardo “China” da Silva, il goleador brasileiro
Srecko Katanec, la gazzella slovena
Jorge Toro, dalle Ande agli Appennini Liguri
Luca Vialli, il bomber
Eddie Firmani, il “tacchino freddo”
Ermanno Cristin, il “Nordahlino” di Marassi
Sergio Brighenti, il capocannoniere
Roberto Vieri, la fantasia al potere
Mario Frustalupi, il piccolo grande” regista
Gaudenzio Bernasconi, l’orsacchiotto
Fausto Pari, una vita da mediano
Giovanni Invernizzi, la classe operaia in paradiso
Walter Zenga, l’uomo ragno
Giovanni Lodetti, da “basleta” a “baciccia”
Attilio Lombardo, il “Popeye”
Valter Alfredo Novellino, il Monzon della panchina
Alessandro, “il conquistatore” Scanziani
Enrico Nicolini, “il Netzer di Quessi””
Loris Boni, il “baffo” col numero 8
Boškov e Veselinović, gli jugoslavi
Maryan Wisniewski , il francese arrivato da Lens
Giorgio Garbarini, il generale Custer
Marco Rossinelli, fuga per la vittoria
Pietro Vierchowod, lo Zar
Francisco Ramón Lojacono, “el tanguero”
Domenico Arnuzzo, il geometra di fascia
Giovanni Guerrini, il Robot Mazinga Z
Marco Sanna, il guerriero ichnuso
Fabian Valtolina, il velocissimo “Beep Beep”
Fabrizio Casazza, portiere da gradinata
Angelo Benedicto Sormani, il Pelé bianco
Alessandro Grandoni, il Lippi del 2000
Roberto Galia, terzino o mediano?
Ivano Bordon, la “Pallottola”
Alberto Mariani, libero, non stopper
Alessandro Cucciari, ambidestro perfetto
Massimo Cacciatori, il Batman dei portieri
David Balleri, il pendolino
Fabio Quagliarella, l’Highlander
Giorgio Roselli, uomo derby
Mauro Bertarelli, primo goal in un derby