Genova. Un banale disservizio di Poste italiane causa l’ennesimo rallentamento al processo bis per il crollo della torre piloti, quello relativo al filone sulla collocazione della Torre a filo banchina. Dopo la requisitoria di febbraio del procuratore generale il processo sembrava avviarsi verso la sentenza, ma così non è stato. La corte d’appello ha dato il via libera a un supplemento di istruttoria e da allora le udienza stanno subendo una serie di rallentamenti tecnici.
L’ultima in ordine di tempo si è verificata stamattina: la chiavetta contenente i dati Ais (automatic identification system) relativi a tutte le manovre della Jolly Nero e della gemella arancione compiute tra il 2010 e il 7 maggio 2013 nell’area del porto dove sorgeva la Torre piloti spedita da Roma via Poste italiane non è arrivata in tempo e potrebbe essere andata dispersa.
Per questo l’udienza è stata rinviata al prossimo 20 giugno e domani mattina un ufficiale della capitaneria incaricato dal perito del tribunale trasporterà fisicamente la penna Usb da Roma a Genova per assicurarsi che arrivi a destinazione. Così, dopo il ritardo nell’estrazione dei dati che aveva portato a un rinvio da inizio maggio a oggi, stamattina è arrivato il secondo stop che costringerà quasi certamente il tribunale ad arrivare a sentenza dopo l’estate.
Nel processo sulla costruzione sulla collocazione della torre Piloti in primo grado era stato condannato a tre anni l’ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di Porto di Genova. Oltre a lui erano state condannate altre sei persone tra ex progettisti, datori di lavoro e dirigenti che approvarono il progetto. Il pg Enrico Zucca, nella sua requisitoria in appello aveva chiesto un’assoluzione e alcune riduzione di pene, legata alla prescrizione degli omicidi colposi non aggravati dal rapporto di lavoro.