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Statale dei Giovi, una struttura in acciaio permetterà la riapertura della strada a luglio

I lavori saranno comunque completato entro il febbraio 2023, ma la soluzione provvisoria permetterà un ritorno alla (quasi) normalità

frana giovi

Genova. “Tenuto conto del forte disagio alla viabilità, accogliendo le istanze del territorio, Anas ha progettato una nuova soluzione per anticipare la riapertura.  Il nuovo progetto, sulla base di una relazione tecnica specifica del professor Giovanni Perillo, dell’Università di Napoli, prevede un ulteriore investimento da 800.000 euro per la realizzazione di una struttura metallica provvisoria che garantisca le condizioni di sicurezza per la riapertura della tratta, a doppio senso di circolazione, entro fine luglio 2022”.

Questo l’annuncio diffuso attraverso una nota stampa da Anas riguardo la frana che da mesi ha reso impraticabile parte della strada statale 35 dei Giovi tra Ronco e Busalla. “Nel gennaio 2021, a causa di una frana che ha interessato il versante a seguito delle condizioni meteorologiche avverse, è stata chiusa al traffico e, dopo gli interventi di messa in sicurezza, riaperta a maggio 2021. Il 15 gennaio 2022, a seguito di condizioni meteorologiche avverse, la strada è stata preventivamente chiusa per questioni di sicurezza. Dalle verifiche svolte è emersa la necessità di un ulteriore intervento per mettere in sicurezza il versante. Pertanto, l’8 febbraio 2022 sono cominciati i relativi lavori”.

Nel frattempo, è stato avviato un tavolo tecnico permanente tra Regione, Anas, Anci, Confindustria, Comune di Ronco Scrivia e rappresentanti dei comitati dei cittadini che si riunisce periodicamente. Anas, al fine di ridurre i disagi per gli utenti e agevolare la mobilità nell’area, ha garantito la gratuità del pedaggio autostradale ai residenti di Busalla e Ronco Scrivia, durante tutta la durata dei lavori.

Durante l’ultimo tavolo tecnico Anas ha reso noto di aver completato i lavori relativi alla messa in sicurezza del versante con pulizia del materiale instabile superficiale e la rimozione il materiale franato, mentre sono in corso le attività di rafforzamento corticale con stesa di reti posate per circa 5000 mq. In quella sede è stata confermata la conclusione dei lavori prevista per febbraio 2023.

“Da sempre Regione Liguria è impegnata su questo tema molto delicato che è quello dello scivolamento del versante sulla strada statale 35 dei Giovi, con la grande attenzione al disagio della popolazione e con un tavolo che ha sempre gestito ogni fase del cantiere cercando di arrivare a una soluzione definitiva – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture – Naturalmente siamo impegnati anche nelle varie fasi transitorie del cantiere per arrivare all’obiettivo intermedio della riapertura a doppio senso di marcia quanto prima. Oggi guardiamo a luglio in modo fiducioso grazie a impegno di Anas, sostenuto da Regione Liguria e condiviso dall’amministrazione di Ronco Scrivia, da Anci, da Confindustria per arrivare alla soluzione transitoria che, pur essendo più tardi rispetto alla data del 15 giugno, trapelata inizialmente, è comunque un passaggio fondamentale e positivo rispetto a una soluzione iniziale che prevedeva la riapertura a senso unico della strada a particolari ore del giorno e del pomeriggio con l’ausilio di movieri.  Siamo tutti impegnati a fare in modo che Anas rispetti i tempi di luglio, che rappresenterebbe un importante risultato intermedio, in attesa della conclusione di tutte le fasi del cantiere che dureranno a lungo nel tempo, perché si andrà alla realizzazione di una vera e propria galleria paramassi a protezione dell’arteria stradale. In questo quadro molto delicato siamo molto sensibili verso il disagio delle persone, ma se si riapre una strada devono esserci tutte le caratteristiche tecniche che consentano di farlo in sicurezza, e monitorando, attraverso il Tavolo regionale, l’andamento di questo risultato ci auguriamo di raggiungerlo con qualche settimana di anticipo rispetto alla fine di luglio. In questo senso Regione Liguria continua a essere in campo grazie al tavolo che si tornerà a riunire il 10 giugno cercando, il più possibile, di portare sollievo a quelle popolazioni che anche oggi hanno fatto sentire la loro giusta è più che legittima voce di disagio durante la manifestazione. Ricordiamo pertanto al vicepresidente del consiglio regionale che Regione Liguria continuerà a vigilare come ha sempre fatto e lo invitiamo semmai a farsi portavoce della vicenda presso il ministro Giovannini che fa parte di un governo sostenuto dal suo stesso partito, perché la Regione sta svolgendo, anche in questo caso come già avvenuto in passato, al meglio il suo ruolo di cerniera tra Stato e territori”.

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