Genova. Una grande festa che ha animato la città e il suo centro storico per la tradizionale notte di San Giovanni, lasciando a bocca aperta grandi e piccini. E fino a qua sarebbe tutto normale, se non fosse che proprio durante uno spettacolo dalle finestre di un palazzo sono volate secchiate d’acqua: a farne le spese alcuni bambini e un fotografo, con tanto di attrezzatura fradicia.
A renderlo noto gli organizzatori del Ghost Tour di San Giovanni, che anche quest’anno hanno predisposto una animazione itinerante per le vie del centro storico. “L’iniziativa, organizzata dal Comune con il coordinamento artistico del circolo culturale Fondazione Amon, è tornata a colorare le piazze del centro storico grazie alle associazioni culturali, teatrali e agli artisti pronti a raccontare storia e leggenda della città – sottolineano – La risposta non è mancata, il Ghost Tour tanto atteso fa segnare un sold out, toccando circa quota duemila presenze sulle piazze, tra le oltre cinquemila persone stimate che hanno riempito il centro storico che offriva anche concerti e il tradizionale falò di mezzanotte”.
Ma le sorprese non sono finite: “Locali aperti fino a tardi, musica e folklore tra i vicoli e le piazze, dove non mancano i soliti buontemponi a tentare di rovinare la festa – raccontano – in piazza delle scuole pie, dove gli attori della “D&E Animation” raccontavano la leggenda delle spoglie di San Nicola e San Giovanni Battista con tanto di combattimenti e spade infuocate, da una finestra del civico 7 hanno ben pensato di rovesciare un secchio d’acqua sul pubblico, bagnando un fotografo con attrezzatura e alcuni piccoli bambini che dallo stupore e la meraviglia dello spettacolo sono dovuti rincasare spaventati”.
Nonostante questo imprevisto, lo spettacolo è andato avanti “Fortunatamente non è bastato a fermare una festa che è andata avanti fino alla fine, offrendo lo spettacolo a tutti i visitatori di piazza delle scuole pie e di tutte le altre piazze”. Un episodio in realtà non nuovo per il centro storico genovese, dove le “piogge d’alto” sono molto frequenti durante le notti di movida, e non sempre d’acqua. Certo solitamente si tratta di quella che generalizzando è stata chiamata malamovida, irrispettosa della convivenza altrui. In questo caso era uno spettacolo, molto prima di mezzanotte, nella notte di festa per eccellenza per Genova. Iniziamo a parlare anche di “male-residenti”?
(Foto di Ferdinando Lercari)