Speciale Elezioni

Genova 2022

Noi con l’Italia chiude la campagna elettorale. L’appello di Costa e Borchi: “Genovesi andate a votare”

Interviene anche Marco Bucci: "Prepariamoci per 5 anni di duro lavoro"

Genova. “E’ stata una bella campagna elettorale e devo dire grazie ai nostri candidati che hanno deciso di mettersi in gioco. Il ruolo di noi moderati è quello di riallacciare un dialogo di fiducia con i cittadini e con il territorio. Abbiamo fatto la scelta di sostenere cinque anni fa il sindaco Bucci siamo contenti e l’abbiamo confermata”.

Con queste parole il sottosegretario alla salute Andrea Costa questa sera a Genova ha chiuso la campagna elettorale di Noi con l’Italia in supporto al candidato sindaco Marco Bucci. Ora bisogno aspettare l’esito del voto, con un occhio, preoccupato, all’astensionismo: “Se i cittadini oggi non vanno a votare è perché non si riconoscono nella politica – ha sottolineato Costa – credo che attraverso una politica che preferisce il dialogo alla contrapposizione, responsabile, concreta e che voglia risolvere i problemi anziché cavalcarli ai fini del consenso, possa tornare a motivare i cittadini”.

“Sicuramente abbiamo raccolto le istanze che dal territorio dobbiamo portare in Comune e nelle sedi competenti – ha aggiunto Ubaldo Borchi, candidato per Noi con l’Italia al Consiglio comunale – Tutti sanno che il nostro movimento ha un’interlocuzione costante con il ministero della Salute e la presenza di Andrea Costa anche oggi conferma la vicinanza del ministero al nostro territorio. Il governo Bucci deve proseguire nel percorso iniziato con la stessa forza e volontà già dimostrate da questo sindaco”.

E poi l’appello al voto: “Ci auguriamo che i cittadini abbiano apprezzato il lavoro di questa amministrazione in questi giorni il nostro appello deve convincere il più alto numero di persone possibili ad andare al voto, che è la più alta espressione democratica per la vita del Paese e solo con il voto si possono cambiare le cose”.

Intervenuto anche il candidato Marco Bucci: “Il vero lavoro inizierà il minuto dopo le elezioni. Prepariamoci perchè per cambiare Genova servono 600 mila cittadini che lavorano insieme. Ora sta ai genovesi scegliere tra 5 anni di fare o 5 anni di disfare”

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