Pallanuoto

Mondiali, il Setterosa entusiasma: 10-9 all’Ungheria

Decisivo il terzo tempo, vinto col parziale di 3 a 1

setterosa
Foto di Andrea Masini/DBM

Budapest. L’Alfred Hajois è quasi sold out. Cinquemila cuori battono all’unisono. Sono arrivati in tanti per la prima gara di cartello della squadra di Attila Biro al XIX campionato del mondo, sull’Isola Margherita, nel tempio della pallanuoto magiara. Il Setterosa gli rovina la festa e dopo la paura iniziale recupera, mette la freccia e vince 10-9. Stesso risultato dell’ultimo precedente, il 24 aprile a Tenerife nella World League Europe Final, con cui l’Italia conquistava sul campo la qualificazione alla Superfinal.

Nella giornata d’esordio le ungheresi si erano divertite con i 35 gol alla Colombia, mentre la squadra di Carlo Silipo aveva sofferto più del previsto la prima uscita pareggiando 7-7 con il Canada. A distanza di 48 ore le cose si sono invertite e adesso sono le azzurre a festeggiare. Ma soltanto questa sera perché da domani mattina testa a venerdì 24 giugno alle 19.30 per la gara con la Colombia nel terzo ed ultimo impegno del girone preliminare. A seguire l’Ungheria sfiderà le canadesi che tenteranno l’impresa.

Il commento del commissario tecnico Carlo Silipo a Federnuoto.it: “Sapevamo che l’approccio alla gara delle ungheresi sarebbe stato questo, perché giocare davanti a migliaia di persone ti da quell’energia in più. Ciò che avevo chiesto alle ragazze era di resistere quanto più possibile all’inizio della partita, perché poi anche loro avrebbero cominciato a commettere degli errori. Così è stato. L’abbiamo preparata bene. La vittoria di solito parte sempre dalla difesa ma oggi più che l’aspetto tattico mi è piaciuto il comportamento della squadra che, a differenza di lunedì, ha giocato senza paura. Penso che questo sia il nostro valore; non siamo ancora al 100%, c’è ancora tanto da lavorare, facciamo ancora degli errori ingenui e che dobbiamo analizzare, perché più avanti dovremo evitarli. Adesso la partita con la Colombia è abbordabile. Abbiamo tempo per recuperare energie e dobbiamo già iniziare a preparare quello che sarà il quarto di finale”.

Il commento di Caterina Banchelli, calottina numero 13: “Stasera in molte situazioni le mie compagne sono state molto più brave di me. Stiamo crescendo piano, piano. Questa partita è stata perfetta, bella l’atmosfera e bello tutto. Cominciamo a ingranare, io per prima. L’indecisione sul terzo gol è dovuta anche ad un pizzico di emozione, poi mi sono ripresa abbastanza col passare dei minuti. Difendere i colori dell’Italia al Mondiale è tanta roba. Ancora devo cercare di realizzare per bene ma insieme alle mie compagne ci abitueremo e arriveremo fino in fondo”.

Il commento di Silvia Avegno. Calottina n 4. “Abbiamo lavorato sodo soprattutto per giocarci partite come questa. All’inizio abbiamo pagato un po’ l’emozione, però è stata una vittoria importantissima. Non vuol dire ancora nulla ma è un piccolo passo che conta tantissimo per il nostro Mondiale. La strada è ancora lunghissima e adesso dobbiamo pensare alla Colombia”.

La partita. Pronti, via e l’Ungheria è già 2-0. Prima palla conquistata al centro e prima superiorità numerica: giro palla veloce e Parkers la schiaccia in gol. Trascorre un minuto e nel secondo affondo in più Valyi raddoppia. Dopo appena due minuti, davanti a cinquemila persone, un’altra squadra si sarebbe sciolta subito. Non questa squadra, forgiata da Carlo Silipo, che nei momenti di maggiore difficoltà trova sempre la forza di reagire. Guizzo vincente di Picozzi che sfrutta subito la prima superiorità a favore. Intanto Banchelli comincia a prendere le misure ai tiri improvvisi delle magiare. L’Ungheria è quasi perfetta nel primo tempo, l’Italia riesce a limitare i danni (3-4). Il secondo vede crescere l’Italia mentre la squadra di Biro perde un po’ della sua brillantezza e della sua sicurezza in avanti. Lo ammetterà anche l’allenatore ungherese che alle fine dirà che “l’Italia ha vinto la partita nel secondo tempo, quando noi l’abbiamo persa con i nostri errori di gestione delle superiorità”.

Nel terzo tempo, tutto il lavoro ripaga le azzurre. Galardi pareggia dopo 50 secondi e Marletta per due volte, la seconda su rigore, segna il vantaggio (8-7). Il rigore se lo procura Palmieri bravissima a lasciare la palla appena viene aggredita dal difensore. L’arbitro non può che fischiare. Fischiano anche i tifosi di casa ma Marletta è fredda come il ghiaccio quando tira il rigore. Ultimi otto minuti: Szilagyi pareggia di nuovo ma adesso il Setterosa ci crede davvero tanto. Giustini e Tabani, con l’aiuto di una super Banchelli che neutralizza almeno tre palle gol, trascinano le compagne sul +2. Ultimi time-out, uno per parte, senza conseguenze. Arriva troppo tardi il gol di Keszthelyi. Gli ultimi otto secondi Tabani tiene palla e la panchina si appresta ad esplodere di gioia.

Italia – Ungheria 10-9
Italia: Teani, Tabani 1, Marletta 2 (1 rig), Avegno 2, Queirolo 1, Giustini 1, Picozzi 1, Bianconi, Emmolo, Palmieri, Galardi 1, Viacava 1, Banchelli. All. Silipo
Ungheria: Gangl, Szilagyi 2, Valyi 1, Gurisatti 1, Mate, Parkes 3, Mahieu, Keszthelyi 1, Leimeter, Rybanska, Farago, Garda 1, Magyari. All. Biro
Arbitri: Margeta (SLO) e Carney (AUS)
Note: parziali 3-4, 2-2, 3-1, 2-2, Superiorità numeriche: Italia 7/11 + un rigore realizzato da Marletta nel terzo tempo e Ungheria 7/16. Uscite per limite di falli Mate e Mahieu (U) e Marletta (I) nel quarto tempo. Nell’Italia in porta con il numero 13 Banchelli, nell’Ungheria con il numero 13 Magyari.

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