Genova. “Non voglio fare polemica con Bucci, però è stato commissario straordinario, il ponte non l’ha ricostruito lui. C’è stato un decreto del sottoscritto, con governo del sottoscritto, con finanziamenti del sottoscritto”. Così Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, a margine del suo comizio in piazza Banchi a Genova rivendica buona parte della paternità del “modello Genova” su cui il sindaco uscente fonda buona parte della campagna elettorale.
“Lui è stato bravo a fare interpretare i perimetri che abbiamo delineato, ma il ponte è stato realizzato dalle ditte coinvolte – prosegue Conte -. È stato fatto un lavoro di sistema, come va fatto in questi casi e lui ha collaborato. Però addirittura prendersi tutti i meriti quando il decreto e i finanziamenti ce li abbiamo messi noi, mi sembra esagerato”.
L’ex presidente del Consiglio è arrivato in piazza Banchi con quasi un’ora di ritardo rispetto alle previsioni, accolto da un centinaio di sostenitori ed esponenti del movimento, oltre che dal candidato progressista Ariel Dello Strologo. Prima del suo intervento sul palco a prendere la parola è stato Marco Macrì, vigile del fuoco aderente all’Usb, che ha riportato l’attenzione sul tema dei bambini disabili in attesa di cure in Liguria.
Poi, sulla partecipazione del consigliere e candidato Fabio Ceraudo alla protesta del Calp e dei centri sociali che ieri sera ha bloccato un convegno della Lega nella sala Cap del porto di Genova, ha detto rispondendo anche a Salvini: “Il nostro consigliere ha gia dichiarato che era lì con i lavoratori ma non ha partecipato a nessuna manifestazione violenta. Non mi risulta che ci sia stata un’aggressione. Ovviamente noi condanniamo qualsiasi forma di aggressione e qualsiasi forma di violenza”.
Il sostegno di Renzi a Bucci? “Non mi sorprende che Italia Viva sia col centrodestra, l’abbiamo visto anche a livello nazionale in varie occasioni, da ultima la commissione Esteri in Senato. Ricordiamo che quando il caso Open è passato in giunta al Senato il centrodestra ha votato compattamente in suo soccorso, anche se adesso il gip di Genova ha archiviato la denuncia che Renzi ha fatto nei confronti dei giudici di Firenze”.
“E con quella di Conte, speriamo di averle sentite tutte – commenta la Lista Toti – Dopo che il candidato sindaco Ariel Dello Strologo ha sostenuto che il “Modello Genova” non deve essere preso ad esempio, il leader dei 5 Stelle arriva e prova a intestarselo come merito, rivendicando di aver rifatto lui il ponte in meno di due anni. Ci limitiamo a ricordargli che il lavoro compiuto sul territorio e con le aziende dal commissario all’Emergenza, Giovanni Toti, e dal commissario alla Ricostruzione, Marco Bucci, ha permesso di realizzare, presto e bene, un’opera che nessuno immaginava potesse vedere la luce così presto” .
“Forse Conte si confonde con il progetto di “ponte di Toninelli”, quello che il suo ministro sognava dedicato alle passeggiate delle famiglie e alle occasioni di socializzazione – conclude la nota di replica – O forse l’ex premier dimentica quando il suo movimento strepitava perché si fermasse tutto per togliere le concessioni ad Aspi, che invece nel frattempo ha pagato tutte le fatture dei lavori, presentate dai commissari che a tempo di record hanno restituito uno splendido viadotto sul Polcevera. Il lavoro incredibile dei commissari Toti e Bucci è stato riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, confermato dall’attenzione di moltissime testate giornalistiche internazionali che hanno intervistato gli amministratori liguri per raccontare come sia stata possibile una simile impresa”.