Appuntamento

La Radical Film Network sbarca a Genova: ecco la conferenza internazionale del video attivismo

Tantissimi gli appuntamenti accessibili a tutti: "Nel 2001 questa pratica è nata proprio a Genova, e da Genova oggi riparte"

Genova. Sbarca a Genova il Radical Film Network, con una conferenza internazionale dedicata al video attivismo radicale mondiale, con incontri, proiezioni, interventi e confronti. “Dovevamo essere qua l’anno scorso, in occasione del ventennale de G8 di Genova del 2001, ma venti o ventun anni poco importa. Genova ha segnato la nascita di questo mondo, di questa tipologia di attivismo e oggi Genova ricopre ancora una parte molto attiva”.

Queste le parole di Elena Boschi, coordinatrice italiana del RFN, che ci racconta gli eventi e l’impostazione di quella che lei stessa definisce una “un-conference“: “Vorremmo che questa fosse un’opportunità per la RFN non solo per guardare indietro al ruolo della cultura filmica radicale nelle mobilitazioni sorte attorno a quell’evento, ma anche (e soprattutto) per riflettere e organizzare pratiche filmiche radicali nello strano presente che stiamo vivendo e negli anni a venire“. La conferenza si baserà sul successo di iniziative passate della RFN, che negli anni scorsi ha realizzato eventi simili in diverse città di tutto il mondo come Berlino, New York e Dublino.

In altre parole un vero e proprio festival dedicato al video making radicale e antagonista, con contributi da ogni parte del mondo. Un appuntamento internazionale che arriva nella nostra città anche grazie alla rete degli spazi autonomi e autogestiti, tra cui il Laboratorio Buridda e l’Aut Aut 357: “Questo evento senza la cultura dal basso e dell’autogestione sarebbe stato impensabile dal punto di vista logistico ma anche, e soprattutto, dal punto di vista culturale – sottolinea – Genova è un luogo dove questo tipo di attivismo ha forti radici e un ottimo terreno di sviluppo”.

I vari eventi sono stati pensati per tutti, ad accesso libero: “Anche per presentare i propri lavori durante questa settimana i contributi che abbiamo richiesto sono stati calcolati in base alla disponibilità dei singoli maker – sottolinea Elena – chi ha alle spalle ha una compagnia, un collettivo ha pagato una quota fissa per sostenere l’iniziativa, chi invece si è presentato come attivista o ricercatore autofinanziato ha potuto partecipare gratuitamente. Questa gestione solidale ci ha permesso di assumere interpreti professionisti che traducono in simultanea le conferenze, pagare chi di fatto lavora e ha lavorato per questa unconference”.

Sul sito ufficiale si possono trovare tutti gli appuntamenti, i luoghi del festival (tra il Disfor dell’Università degli Studi di Genova e le piazze del centro storico) e le modalità di accesso. Per le sessioni con interventi e discussioni è previsto il servizio di traduzione simultanea per garantire a tutti la possibilità di seguire gli incontri e i lavori della conferenza. E’ possibile seguire gli incontri da remoto con questo LINK

“Tra gli eventi in arrivo segnaliamo Shelter, un lungometraggio che racconta il viaggio di una migrante trans filippina che attraverso prima le Libia e poi Ventimiglia è arrivata nella parte nord del mondo, e un film francese sulla gentrificazione “La bataille de la Plaine”. Tutte tematiche mondiali che attraversano anche la nostra città.

 

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