Genova. “Dobbiamo ovviamente continuare a mettere in atto le misure che ci permettono di arginare la diffusione del virus, ci sono questi due casi in un allevamento molto piccolo, contenuto, su Roma e dobbiamo accelerare con l’abbattimento, già iniziato, di tutti questi suini che si trovano all’interno della zona rossa per quanto riguarda Roma: si parla di circa 1000 capi da abbattere da qui ai prossimi giorni”.
Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a margine della chiusura della campagna elettorale facendo il punto della situazione dopo i due casi di peste suina riscontrati su altrettanti maiali in un allevamento di piccole dimensioni all’interno del parco dell’Insugherata a Roma.
“Confidiamo di contenere e circoscrivere la situazione – continua – stiamo procedendo con le chiusure di tutti i varchi, abbiamo posizionato delle gabbie che serviranno per la cattura dei cinghiali e contemporaneamente dobbiamo iniziare in tempo reale all’abbattimento dei cinghiali per arrivare a un depopolamento almeno del 50% dei cinghiali non solo a Roma, ma in tutto i Paese, aree protette comprese”.
“Al momento – rassicura Costa – non ci sono elementi che ci possano far pensare a dei cambiamenti come il ritorno delle misure restrittive che erano state adottate in Liguria e Piemonte. Come noto abbiamo iniziato il posizionamento delle reti di protezione, proseguiamo con le misure previste, peraltro devo dire che la Regione Piemonte ha già iniziato con l’abbattimento selettivo e a oggi 2500 capi di cinghiali sono stati abbattuti. E’ l’inizio di un percorso”.
Confido che il consiglio dei ministri arrivi presto ad approvare la modifica della normativa sulla caccia portando da 3 a 5 mesi il periodo venatorio, questa è un’altra misura che aiuterebbe a ristabilire quell’equilibrio ambientale che oggi non c’è più.