Genova. Da mesi in attesa di una sistemazione definitiva, oggi gli studenti insieme agli insegnanti si sono ritrovati in piazza De Ferrari per protestare contro una situazione assurda e per chiedere l’intervento delle istituzioni. “Il Vittorio Emanuele Ruffini cerca casa” è lo slogan della manifestazione che ha visto un centinaio di ragazzi chiedere il “rispetto di un nostro diritto”
Come annunciato ieri la protesta è stata organizzata per denunciare il problema gli studenti del corso Oss dell’istituto genovese divisi tra succursali e sedi di ripiego, come quella ricavata all’ultimo piano del Firpo “con i secchi che raccoglievano l’acqua durante le giornate di pioggia“, come ci racconta Daniela Infurna, una delle rappresentati di istituto.
“Manifestiamo perché abbiamo problemi strutturali, non ci sono spazi adeguati per gli studenti – spiegano i rappresentanti – e le risposte che ci hanno dato per ora non hanno portato a nulla, il prossimo anno non sapremo dove andare. Il problema é che la sede è bellissima ma vecchia, non va bene come scuola, e questo non è giusto sia per noi che per gli insegnanti e i collaboratori scolastici, e anche le succursali non sono adeguate. Nella nostra scuola siamo tantissimi, 45 classi, e non immaginiamo il prossimo anno visto che sono tante le persone che vogliono studiare da noi. Metteranno le quarte e quinte a fare lezione in corridoio. Siamo in piazza per chiedere risposte alle istituzioni che dovrebbero sostenerci – concludono – perché vogliamo ribadire il nostro diritto all’istruzione di cui nessuno si prende carico perché siamo una scuola senza un tetto”. E se per i ragazzi il poter studiare in ambiente degni e confortevoli è un diritto, per le istituzioni garantirlo è un dovere.