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Elezioni a Genova, l’elenco completo delle liste e dei candidati in Comune e nei Municipi

Pubblicati i manifesti coi simboli e i nominativi di chi aspira a un posto da consigliere: per Palazzo Tursi corrono in 689

Generico giugno 2022

Genova. Sono 689 i candidati a ottenere un posto nel Consiglio comunale di Genova, suddivisi in 19 liste che supportano complessivamente 7 aspiranti sindaci. Nomi e simboli sono ora riportati ufficialmente sui manifesti elettorali, pubblicati sull’albo pretorio, che saranno affissi il 12 giugno in tutte le sezioni della città.

Gli elenchi sono disponibili anche per i 9 Municipi, i cui presidenti verranno scelti per la prima volta col meccanismo dell’elezione diretta, ma non tutte le liste in corsa per Palazzo Tursi saranno presenti nei singoli quartieri.

In ordine di apparizione sul manifesto, la prima lista è il Partito Comunista dei Lavoratori che sostiene la candidatura di Cinzia Ronzitti. Poi quella del Movimento 3V collegata a Martino Giacomo Manzano Oliveri (unico candidato nato fuori Genova, in Messico). Quindi la coalizione di Ariel Dello Strologo formata da Europa Verde con Sansa e Linea Condivisa, Pd, Sinistra Italiana, Genova Civica e Movimento 5 Stelle. A seguire Uniti per la Costituzione a sostegno di Mattia Crucioli e La Sinistra Insieme per Antonella Marras. Ben nove le formazioni a supporto di Marco Bucci: Genova Domani, Fratelli D’Italia, Toti per Bucci, Vince Genova, Nuovo Psi, Forza Italia, Udc, Lega, Gente d’Italia. Ultimo nella tabella Carlo Carpi con la lista Carpi Sindaco.

Generico giugno 2022

Qui è possibile visualizzare tutte le liste e i relativi candidati in Comune, qui l’elenco relativo ai Municipi.

COME FUNZIONA

Se uno dei candidati sindaci otterrà la maggioranza assoluta (il 50% più uno) dei voti validi, sarà eletto al primo turno, altrimenti si andrà al ballottaggio tra i primi due classificati il 26 giugno. Sulla scheda sarà possibile il cosiddetto “voto disgiunto”, cioè si può esprimere una preferenza per un candidato sindaco e una lista diversa da quelle che lo sostengono. Per i candidati consiglieri si possono esprimere fino a due preferenze, purché siano di due generi differenti. Analogo il meccanismo che regola l’elezione del presidente del Municipio, eccetto il ballottaggio: in questo caso viene eletto subito chi ottiene la maggioranza relativa dei voti validi.

Per entrare in Consiglio comunale o municipale c’è una soglia di sbarramento corrispondente al 3% dei voti validi (nel caso delle liste raggruppate in coalizione, lo sbarramento vale per la coalizione e non per la singola lista). Per effetto del premio di maggioranza, alla coalizione vincitrice spetta di diritto il 60% dei seggi dell’assemblea, a meno che non abbia già ottenuto una quota superiore di voti validi.

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