Fiducia

Comunali, Letta suona la carica: “Dello Strologo è un diesel, vincerà al secondo turno” fotogallery

Il segretario dem chiude la campagna in largo XII Ottobre: "Scusarmi con Bucci? Rilancio le critiche, non l'ho insultato"

Genova. “Ariel Dello Strologo, che ovviamente era meno conosciuto rispetto al sindaco Bucci, ha recuperato molto lo svantaggio che aveva all’inizio e ha fatto una bellissima campagna elettorale. Siamo qui per dargli tutti insieme la spinta per andare al secondo turno, sorpassare e farlo diventare il prossimo sindaco di Genova“. C’è il ballottaggio nel mirino del segretario nazionale del Pd Enrico Letta che oggi in largo XII Ottobre ha tenuto il comizio conclusivo della campagna elettorale a sostegno di Ariel Dello Strologo.

Nella piccola piazza della city genovese che da sette anni è location scaramantica di tutte le campagne elettorali del centrodestra (infatti domani a salire sul palco saranno Bucci, Toti e Salvini) si sono riuniti candidati, vecchie glorie del partito e semplici sostenitori, circa 200 persone. Insieme a Enrico Letta c’erano la segretaria regionale Valentina Ghio, il segretario provinciale Simone D’Angelo, il segretario del Psi Enzo Maraio e il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera Federico Fornaro.

Il numero uno dei dem definisce il candidato sindaco progressista “un diesel”, anche se la parola non gli piace perché rimanda a un lessico poco green. “Credo nel suo messaggio inclusivo, credo anche nel suo modo e nel suo metodo molto pacato, molto determinato, di fare le cose. Ha preso la rincorsa da lontano e adesso è pronto per superare Bucci e andare al secondo turno e vincere le elezioni“, insiste Letta.

L’obiettivo, insomma, è guadagnare due settimane in più per tentare il ribaltone A crederci per primo è lo stesso Dello Strologo: “Io sono sicuro, i segnali che abbiamo sono tutti molto positivi. Rispetto all’inizio della campagna, quando ero un illustre sconosciuto, le cose sono cambiate. In città c’è molto entusiasmo, la gente di sinistra sta ritrovando la voglia di occuparsi di politica. C’è molta partecipazione e sono convinto che i segnali di nervosismo della controparte siano la dimostrazione che al ballottaggio ci arriviamo con facilità”.

I “segnali di nervosismo” sarebbero quelli del sindaco Bucci che ha chiesto le scuse di Enrico Letta per aver dichiarato che la ricostruzione del ponte San Giorgio è stata merito del governo nazionale e non del sindaco-commissario. Scuse che non sono arrivate, anzi: “Voglio invece rilanciare queste critiche dire che non è un insulto criticare il sindaco, nel senso che ogni politico è qui per essere lodato o criticato – incalza Letta -. Mi stupisce questo suo modo di intendere il suo ruolo di sindaco che non può nemmeno essere criticato. Francamente io penso la politica in un altro modo. La mia è la critica ovvia e naturale di qualunque persona che guardi alle vicende che hanno toccato Genova. In questi anni Genova ha beneficiato di un grande intervento nazionale che era dovuto a causa di un disastro nazionale. Tutto questo è stato dovuto a scelte nazionali in cui il sindaco c’entra poco o niente”. E il Pd che votò contro il decreto Genova? Quel provvedimento, replica letta, conteneva anche “la nefandezza del condono edilizio di Ischia” e comunque “non lo votò nemmeno Forza Italia, partito che oggi sostiene il sindaco”.

Il risultato genovese sarà ovviamente sotto i riflettori nazionali, soprattutto per verificare la tenuta del Pd che potrebbe ragionevolmente qualificarsi come primo partito a prescindere dall’esito elettorale. Ma Letta avverte: “I genovesi votano per il futuro della loro città. Io non tiro conseguenze né di un tipo né di un altro. Bucci ha beneficiato di un grande aiuto nazionale e ha parlato ai genovesi che ce la fanno. Noi vogliamo parlare a tutti i genovesi, quella di Ariel Dello Strologo è la proposta ai genovesi che ce la fanno e che non ce la fanno: credo che questo sia il messaggio più importante”.

La chiusura di campagna vera e propria per Dello Strologo sarà domani alle 19.00 in piazza Matteotti: niente comizi ma una festa con dj-set e l’invito a “ballare tutti insieme”. E se il ribaltone si concretizzasse? “Un po’ dormirò – sorride il candidato progressista – e poi inizierò a occuparmi di un lungo percorso di cose da fare. Bisognerà rimotivare i dipendenti comunali che sono stati trattati male in questi anni, ci sarà da occuparsi del Pnrr e di una città intera. Sicuramente non mi mancheranno le cose da fare ma la determinazione, l’ottimismo e la pacatezza sono la ricetta giusta per riportare questa città dove merita”.

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