Genova. Finora è stato indubbiamente l’evento più partecipato della campagna elettorale: circa 500 persone si sono radunate sotto il tendone del Porto Antico per il comizio di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, accompagnata dai vertici locali del partito e dal sindaco ricandidato Marco Bucci. Inizia così la settimana finale della campagna elettorale che si chiuderà venerdì con la terza visita di Matteo Salvini all’evento conclusivo del centrodestra.
“Siamo il primo partito d’Italia”, ricorda Meloni dal palco. Ma non parla di traguardi numerici in vista del 12 giugno: “L’obiettivo a Genova è rieleggere Marco Bucci al primo turno e rimetterlo il prima possibile a lavorare e sicuramente fare il meglio possibile per Fratelli d’Italia. Non ho dubbi che sarà confermato, l’unico dubbio è quando. Il secondo obiettivo è rendere molto più forte il ruolo di Fratelli d’Italia perché il lavoro dei nostri rappresentanti è stato straordinario”. D’altro canto “non credo che le amministrative determinino niente all’interno del centrodestra perché ci sono regole per le elezioni politiche che determinano automaticamente le responsabilità che ciascuno deve esercitare”.
E le divergenze con Giovanni Toti? “Con lui va bene, abbiamo parlato poco fa – rivela ai cronisti -. Ci sono state sicuramente divergenze in passato, non solo con lui ma con tutta la coalizione ma confido sempre che si possa e si debba ricostruire. Il mio obiettivo è andare al governo e non ho piani B, il mio piano è andarci col centrodestra. Questo comporta regole, chiarezza, anche l’orgoglio di rappresentare questa metà campo”.
Centrodestra che Toti vorrebbe continuamente allargare. Ma quella con Italia Viva a Genova “non la considero una convivenza – replica la leader di FdI -. Ci sono dei singoli che si stanno candidando nel centrodestra, se sono stati folgorati sulla via di Damasco sono contenta”.
La prima cosa che chiederà a Marco Bucci in caso di rielezione? “Ci sono sicuramente sfide su cui l’amministrazione deve andare avanti. Sul turismo è stato fatto un grandissimo lavoro, qui c’è la capacità di costruire un turismo a 360 gradi. Sulle infrastrutture lavoriamo insieme. E poi c’è la grande sfida del porto: l’Italia è una piattaforma nel Mediterraneo, da tempo proponiamo un ministero del Mare per questa ragione. Chiedo di continuare un lavoro di visione che per questa città Marco Bucci e il centrodestra hanno avuto”.
Imponente lo schieramento di polizia per tutelare il comizio della leader, per la quale il partito aveva anche predisposto anche un servizio d’ordine. Tra gli uomini della security alcuni militanti di Lealtà Azione (che cinque anni fa svolgevano lo stesso ruolo per la Lega) ma che sono anche in rapporti di amicizia con il consigliere delegato del Comune di Genova Sergio Gambino. Difficile poi non notare il responsabile del servizio. Si tratta di Arthur Marashi, finito in carcere meno di due anni fa insieme a Massimo Leopizzi per la maxi inchiesta sulle estorsioni al Genoa. Marashi era titolare di due società che rispettivamente formavano e fornivano gli steward per le partite del Genoa