Genova. Niente partecipazione al corteo di sabato – “è una manifestazione politica” – per Marco Bucci ma un blitz non annunciato dalle agende elettorali, questa sera, al “village” del Pride allestito ai giardini Luzzati. Qui il sindaco ricandidato per il bis si è interfacciato con alcuni rappresentanti del comitato Liguria Rainbow e alcuni giovani attivisti.
“Sono disposto a parlare quando volete” ha concluso il primo cittadino senza però fare promesse precise su future azioni dell’amministrazione, in caso il centrodestra vinca le elezioni, ma un tentativo di dialogo. Bucci, insieme alla candidata della lista Genova Domani Monica Incerti, esponente della comunità Lgbtq+, ha discusso con Ilaria Gibelli e con Laura Guidetti, del comitato Liguria Rainbow. “Non ci interessa parlare ci interessano i fatti, le misure con cui dimostri che è davvero sindaco di tutti e tutte”, hanno sottolineato.
“Il problema non è il mancato patrocinio al gay pride il problema sono le politiche di questa amministrazione, discriminatorie nei confronti di chi non si riconosce nella cosiddetta famiglia tradizionale”, ha sottolineato GIbelli. “Il Comune agisce in base alla normativa nazionale, non c’è alcuna discriminazione” le parole di Bucci.
Il sindaco ha accettato una maglietta della manifestazione e due libri ma ha confermato che non parteciperà al Pride dell’11 giugno: “E’ il giorno del silenzio elettorale e quella è una manifestazione politica”. “Tutto è politica”, hanno ribattuto gli organizzatori.
Uscendo dal Pride Village ai Luzzati Bucci ha intercettato anche un aperitivo in piazza organizzato dal Pd e ha scambiato un paio di battute con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e alcuni esponenti locali Dem.