Soluzione

Bagni Liggia, dopo il sequestro affidati al Gaslini: spiaggia a disposizione di pazienti e dipendenti

Lo ha deciso il Comune di Genova nell'ultima riunione della giunta uscente. Piciocchi: "Bene valorizzato con fini alti"

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Genova. Dopo il groviglio giudiziario del sequestro sulla base della normativa Bolkenstein i bagni Liggia, a Quarto, saranno affidati all’ospedale Gaslini. O meglio, tecnicamente, al circolo ricreativo legato al Gaslini. Presto ci sarà anche un’ulteriore estensione della concessione decisa dalla giunta comunale nella sua ultima riunione del primo mandato di Bucci.

“Nelle more che si definisca l’intricata vicenda giudiziaria che incrocia normative nazionali ed europee – dice l’assessore ai Lavori pubblici (che dovrebbe essere riconfermato tale), Pietro Piciocchi – siamo contenti di essere comunque riusciti a valorizzare questa spiaggia con finalità alte e che ci vedono sensibili da sempre”.

L’ospedale pediatrico potrà utilizzare l’arenile estendendo l’area già a disposizione dei bambini ricoverati, delle famiglie ma anche dei dipendenti del Gaslini stesso.

Di fatto l’operazione è avvenuta come esito del bando aperto dall’amministrazione comunale in seguito al sequestro disposto già nel luglio 2019.

Quasi tre anni fa, infatti, la procura di Genova aveva stabilito che le proroghe istituite dallo Stato a Claudio Galli, titolare dei Liggia, e diventato uno dei simboli delle battaglie dei balneari contro la Bolkenstein, erano illegittime.

Nel novembre 2021 la capitaneria di porto aveva posto i sigilli all’intero stabile, che comprendeva anche l’abitazione di Galli e della sua famiglia, poi il 18 gennaio 2022 la procura ha disposto la restituzione della struttura al Comune.

Il bando del Comune e l’assegnazione dei Liggia al Gaslini è comunque una soluzione transitoria in attesa che il ddl concorrenza venga approvato in via definitiva, compreso il necessario decreto attuativo. Solo allora si potrà definire una gara a più lungo raggio.

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