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Tunnel subportuale, l’ad di Autostrade Tomasi: “Speriamo di partire a gennaio 2023”

Il numero uno di Aspi è tornato anche sui disagi causati dai cantieri: "Dobbiamo far comprendere quanto è importante la necessita di ammodernare la Regione più complessa a livello nazionale"

Genova. “Abbiamo le autorità locali, in particolare il sindaco di Genova, che spingono per poter aprire al meglio le attività per gennaio 2023”. Lo ha detto l’ad di Autostrade Roberto Tomasi a margine del convegno “Liguria infrastrutture: mobilità, ambiente, sicurezza” che si svolge stamani a palazzo della Borsa a Genova a proposito delle tempistiche per i lavori del tunnel subportuale di Genova. Parlando di infrastrutture in Liguria l’attenzione è puntata anche sul tunnel della Valfontanabuona ma anche “sui 54 chilometri di tunnel della Gronda”.

Il progetto del tunnel subportuale, finanziato con 700 milioni da Autostrade nell’ambito dell’accordo da un miliardo e mezzo di opere compensative per il crollo di ponte Morandi, è ancora in fase di completamento e necessita di essere integrato con quello dell’ultimo lotto del potenziamento del nodo di San Benigno. Nonostante questo, nelle scorse settimane sono già partite indagini geognostiche commissionate dalla società Tecne. Stimando un tempo di realizzazione di circa 4-5 anni, l’obiettivo dichiarato da Bucci è quello di inaugurare l’opera nel 2027.

Secondo l’ultima ipotesi progettuale, il tunnel sarà lungo 3,75 chilometri. L’imbocco sarà nella zona di San Benigno, mentre l’uscita non sarà sulla rotatoria della Foce ma in viale Brigate Partigiane passando sotto l’abitato di Carignano. Ci sarà un’uscita intermedia su via delle Casaccie, come la Sopraelevata, che molto probabilmente sparirà almeno nella parte più impattante del suo tracciato. Non si prevede il pagamento di alcun pedaggio.

A margine del convegno si è parlato anche di cantieri autostradali. “Il dialogo con il Mims, la Regione e le autorità locali anche sull’interpretazione della norme è attualmente in corso anche per cercare di modulare gli interventi di ammodernamento necessari con le esigenze trasportistiche che comprendiamo essere di estremo impatto in Liguria”, ha detto Tomasi.

Proprio ieri intanto è arrivato il via libera dell’antitrust al cashback di Aspi: “l Siamo contenti di questo perché il cashback è la palestra di verifica della nostra capacità di essere vicini ai nostri utenti che tutti i giorni hanno queste complicazioni di trasporto, ma dobbiamo anche far comprendere quanto è importante la necessita di ammodernare la Regione più complessa a livello nazionale”.

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