Genova. L’unica cosa certa al momento è che la galleria Taviani, o tunnel delle Ferriere, rimarrà totalmente chiusa al traffico fino a lunedì 16 maggio e che i disagi per residenti e lavoratori sono numerosi. Quel che accadrà dopo è ancora tutto da valutare. Se ne sta discutendo in questi giorni, ma all’orizzonte ancora nessuna certezza.
Intanto ieri pomeriggio si è tenuta una riunione, già programmata da tempo – tra Città metropolitana, Anas, Anci, sindaci della Fontanabuona, Camera di Commercio, Aziende di trasporto pubblico – durante la quale Anas, in qualità di esecutrice dei lavori, ha presentato due proposte, ora al vaglio:
– Dopo il 16 maggio, riaprire con senso unico cadenzato (stesse modalità di aperura delle settimane scorse) in diurno con corrente veicolare verso Genova dalle 6 alle 13 e corrente veicolare verso Chiavari dalle 13 alle 20 fino alla fine dei lavori, previsti a luglio 2023. Prevista quindi la chiusura notturna dalle 20 alle 6.
– Dopo il 16 maggio, non riaprire e tenere chiuso per altri due mesi in modo da riaprire poi, dalle 6 alle 20, con due sensi di marcia. Durante la notte quindi il tratto rimarrebbe chiuso per il completamento dei lavori, fino a gennaio 2023.
“Indipendentemente dalla decisione che si prenderà sta di fatto che una soluzione che soddisfi tutti non c’è – commenta Franco Senarega, consigliere alla viabilità di Città Metropolitana – Tuttavia occorre che ci sia chiarezza e si prendano decisioni che permettano di programmare e organizzare la vita della valle. Ieri Anas ha presentato due proposte, se ne è discusso, ma poi spetterà a loro decidere“.
Anas invece, che nei prossimi giorni dovrà presentare appunto il cronoprogramma ‘nero su bianco’, ribadisce che le ipotesi sono al vaglio della Città Metropolitana e che deciderà “la maggioranza“.
Il tunnel delle Ferriere ha chiuso nuovamente lo scorso 28 aprile a causa del distacco di materiale dalla volta della galleria durante alcuni lavori di pulizia. In precedenza è stata chiusa dal 21 febbraio al 14 aprile. Nel frattempo quindi, esattamente come nelle scorse settimane, i residenti, pendolari e studenti, per raggiungere Genova dovranno tornare a servirsi della viabilità alternativa attraverso la frazione di Boasi, viabilità che presenta comunque delle limitazioni per i mezzi pesanti.
“Ci siamo presi del tempo per valutare le ipotesi proposte, a inizio della prossima settimana, ci si riunisce nuovamente e si dovrà prendere una decisione. L’ultima parola tuttavia spetta a Anas, esecutrice dei lavori” sottolinea Pierluigi Vinai, presidente di Anci Liguria.
Anche Marco Limoncini, sindaco di Cicagna, sottolinea l’importanza di questi giorni in cui si ragiona sul da farsi: “Intanto, dopo la riunione e le parole di ieri, aspettiamo una proposta scritta da Anas, che arriverà nei prossimi giorni. Dopodiché si ragiona e si cercherà di arrivare al dunque il prima possibile. È ancora tutto da decidere, ma forse l’ipotesi di chiusura totale per due mesi (fino a metà luglio) con la successiva riapertura con due sensi di marcia, non è così improbabile. Ma sarebbe comunque una decisione impopolare“.