Genova. Inaugurato questa mattina GN1, il nuovo hub digitale di attracco per cavi sottomarini, di Equinix, in via Lungobisagno d’Istria a Genova. Questo è il luogo in cui i cavi che attraversano il mare passano ufficialmente da marini a terresti, per proseguire il proprio viaggio di connessione verso nord.
All’inaugurazione dell’hub hanno partecipato il sindaco di Genova, il presidente di Regione Liguria. Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix, Enrico Banfi, VP Sales and Marketing di Alcatel Submarine Networks e Gianluca Ortensi, Head of International Networks Planning & Engineering di Vodafone hanno spiegato l’importanza di questo nuovo progetto. GN1 ha una connessione in fibra diretta a ML5, il nuovo data center flagship di Equinix a Milano, permettendo ai clienti di Equinix di aumentare il numero di partner con cui connettersi ed espandere la loro reach in nuovi mercati.
L’hub genovese, che ha trovato sede in un ex capannone industriale di Lungobisagno Istria, nel cuore di Staglieno, è il primo snodo europeo della rete 2Africa che collegherà attraverso un anello che “circumnaviga” il continente decine di paesi e centinaia di milioni di persone. Il grande cavo prosegue poi verso Milano da dove prende tre diramazioni: verso i paesi del nord Europa, fino a Rotterdam, verso l’est, attraverso la Slovenia e verso ovest diretto a Monaca e Marsiglia.
Migliaia di chilometri che saranno attraversati in frazioni di secondo da miliardi di informazioni, per un flusso che quadruplicherà potenzialmente quello che già oggi attraversa il nostro paese: “Si prevede che 2Africa fornirà più della capacità totale combinata di tutti i cavi sottomarini che servono l’Africa oggi, con una capacità di progettazione fino a 180 Tbps su segmenti chiave del sistema. Ciò sarà fondamentale per aiutare a costruire una società digitale pronta per i servizi che richiedono una grande quantità di trasferimento dati, come il cloud computing o i video”, sottolinea Emmanuel Becker.
Soddisfazione del sindaco Marco Bucci, presente all’inaugurazione: “In poco più di due anni, lavorando tanto, siamo riusciti a portare a casa questo risultato, che fa di Genova uno dei più importanti porti digitali del mondo. E per la città è una grande occasione per gli investimenti che potrà attrarre, sia per i posti di lavoro che potrà creare”.
Posti di lavoro che al momento però sono circa una decina, vale a dire il personale di gestione dell’hub, compreso il servizio di sicurezza, molto sviluppato, che protegerrà questa infrastruttura considerata strategica. La speranza è quella che la presenza dell’hub possa rappresentare un valore aggiunto per le imprese che operano a livello anche globale: “La vicinanza al cavo è un valore commerciale per chi opera nel settore della comunicazione – spiega Becker – nelle altre città dove abbiamo già attivato strutture del genere abbiamo rilevato un effetto moltiplicatore importante che nel giro di pochi anni ha portato ad un indotto considerevole, anche di dieci volte il volume dei capitali investiti inizialmente”.