Genova. “Il no all’inceneritore di Roma mi sembra si qualifichi da solo, ma c’è un altro no più surrettizio che dobbiamo cancellare: il no di chi dice sì. Io vorrei un termovalorizzatore in Liguria, per chiudere il ciclo dei rifiuti, mi servirebbe un termovalorizzatore in Liguria“.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al convegno Liguria infrastrutture: mobilità, ambiente, sicurezza. “In alcune zone del nostro territorio serve un termovalorizzatore che produca energia a basso costo per le imprese per invertire un trend di deindustrializzazione – sottolinea Toti -. Sono convinto che tutti i sindaci liguri mi diranno che sono a favore del termovalorizzatore, ma quando diro’: pero’ lo facciamo nel tuo Comune, mi diranno io ho detto sì ma non devi farlo da me“.
“Sulle infrastrutture – prosegue il governatore – c’è un no chiaro, semplice e ingenuo di chi dice non facciamo niente, poi c’è un no più malizioso di chi dice sì ma non a casa mia. Anche questo no dev’essere cancellato dal nostro Paese, perché blocca più del no di chi va a protestare davanti ai cantieri della Tav. Bisogna scavalcare la capacità delle sindromi Nimby dei singoli enti locali, altrimenti non andremo da nessuna parte”.
“Ogni giorno in Italia, e fra questi purtroppo per i liguri c’è anche il presidente di Regione, ci tocca avere a che fare con i fan degli inceneritori che ne auspicano la costruzione raccontandoci la favoletta che sono fondamentali sul piano energetico. Peccato che in REpowerEU, il programma dell’Unione Europea per rendersi indipendenti dal gas russo, non c’è nessun riferimento ai rifiuti o all’incenerimento nonostante gli sforzi della lobby di riferimento di farlo inserire. Il miglior recupero energetico, come attestato da diverse ricerche indipendenti, si attua semmai attraverso il recupero-riciclo di materiali rispetto alla loro combustione”, commenta il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
“Bruciare rifiuti fa male all’ambiente e non conviene nemmeno dal punto di vista economico. È una tecnologia vecchia, impattante e in contrasto con le priorità dell’economia circolare, che invece recupera materia risparmiando energia ed emissioni di gas serra – prosegue Tosi -. Ricordo poi che la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha votato la fine dell’esenzione dell’incenerimento dei rifiuti dalla direttiva sullo scambio di quote di emissione. Si tratta di un vero e proprio altolà agli inceneritori: a partire dal 1° gennaio 2026 le aziende dei rifiuti dovranno infatti acquistare crediti di emissione per compensare le emissioni di CO2 prodotte e questo costo aggiuntivo servirà a rendere più conveniente l’applicazione dei principi dell’economia circolare”.
“L’inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nella riforma Ets incoraggerà il riciclo, il riutilizzo e la riparazione dei prodotti, contribuendo anche alla decarbonizzazione dei settori economici. La proposta fa parte del Pacchetto clima, il cosiddetto Fit for 55, che contiene anche tanti altri passi avanti per rendere il nostro Continente a impatto climatico zero. L’uscita odierna di Toti per un termovalorizzatore in Liguria è dunque surreale. Qualsiasi dibattito sulla costruzione di nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti in Italia guarda più al passato che al futuro. L’Unione europea ha già tracciato la strada: se ne tenga conto, se non altro perché lo sanno tutti che almeno 30% dei rifiuti bruciati diventano scorie pericolose da smaltire”.
“Se il M5s pensa che la Liguria debba affogare nell’immondizia come ha fatto Roma nello sciagurato quinquennio del sindaco Virginia Raggi ha proprio sbagliato strada. La Lega non lo permetterà mai. I grillini sono e saranno sempre il partito del No a prescindere, del no al progresso, del no allo sviluppo”. dice il segretario della Lega Edoardo Rixi.
“Rinunciare al termovalorizzatore in Liguria vuol dire rinunciare a trasformare i rifiuti in risorsa energetica ed economica. Hanno riportato indietro le lancette del progresso a Roma e Torino, non permetteremo mai ai grillini di rallentare lo sviluppo della Liguria”.
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