Texas. Salgono a 19 le vittime della strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas.
Diciannove bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos.
Si tratta dell’ennesimo massacro in una scuola, ma non è un episodio isolato: secondo quanto riporta l’Ansa ci sono state più di 200 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno negli Stati Uniti.
Nella foto di apertura il tweet con cui la scuola ha dato la notizia della sparatoria.
Il presidente Joe Biden chiede un’azione sulle armi. “Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione”.
È intervenuto anche l’ex presidente Obama, dicendo che “il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. È scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione”.
Secondo le prime ricostruzioni il killer ha sparato prima alla nonna, poi ha avuto un incidente d’auto vicino alla Robb Elementary School. Sceso dall’auto con fucile e giubbotto antiproiettile, ha cercato di entrare nella scuola superando il blocco di alcuni agenti: una volta nell’edificio ha aperto il fuoco in alcune classi. Il ragazzo è poi stato fermato dalla polizia che lo ha ucciso sul posto.
Ramos era uno studente di un liceo dell’area e prima della strage ha contattato una sconosciuta sui social dicendole che aveva un segreto che voleva condividere. Sul suo account Instagram il killer aveva postato un selfie e foto di armi, inclusa una con due fucili uno accanto all’altro. Quello che è certo è che il ragazzo per il suo 18mo compleanno ha acquistato due fucili.