"temperature troppo elevate"

“Stop alle mascherine a scuola”: l’appello di Toti, Lega e Bassetti. Speranza: “Decide la scienza, non la politica”

Tra le proposte quella di tenere il dispositivo anticovid solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi

Generica

Liguria. Ormai in molti luoghi la mascherina è diventato un ricordo, almeno per questi mesi, ma lo stesso non accade a scuola dove il dispositivo sarà obbligatorio fino all’ultimo suono della campanella di questo anno scolastico. La decisione era stata presa lo scorso 1° maggio dal ministero della Salute secondo cui i fattori di rischio erano ancora troppo alti. Con l’arrivo del caldo, scoppia però la polemica con alcune forze di governo che chiedono di abolire l’obbligo della mascherina in classe.

Tra loro il presidente della Liguria Giovanni Toti che chiede di “far vincere il buonsenso” ed “eliminare l’obbligo almeno nell’ultimo mese di lezioni”. “Come è possibile che gli studenti debbano indossare la mascherina  in classe, anche mentre sono seduti distanziati nei banchi, e poi possano girare senza nei centri commerciali al chiuso, nell’ora dello shopping?”, si domanda sui social e poi promette che porterà la questione in Conferenza Stato-Regioni: “Basta regole stravaganti, fidiamoci degli italiani e dei nostri ragazzi, che hanno imparato quando è importante usare i dispositivi di protezione e sono stati spesso più diligenti di tanti adulti”.

Della stessa opinione anche la Lega, con il leader Matteo Salvini che sottolinea: “Più di 30 gradi in classe e obbligo di mascherina per ore anche seduti al banco? Non ha senso, cambiamo questa regola inutilmente punitiva“.

Ad evidenziare come le temperature elevate di questi giorni rendano la vita difficile agli studenti è anche il sottosegretario all’Istruzione ed esponente del Carroccio Rossano Sasso che propone di abolire parzialmente l’obbligo: “È ormai dimostrato che a scuola il rischio di contagio riguarda soprattutto le fasi di entrata e di uscita, non certo quando gli studenti sono seduti ognuno al proprio posto – afferma –  Si potrebbe quindi lasciare l’obbligo di indossare la mascherina solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi”. E poi aggiunge: “Ci appelliamo ancora una volta alle autorità sanitarie affinché i protocolli siano rivisti al più presto: la decisione finale spetta al ministro Speranza, che mi auguro si dimostri più in sintonia con il Paese reale rispetto a quanto fatto finora”.

Ma è stato proprio il ministro alla Salute Roberto Speranza a rimarcare che “la decisione non spetta alla politica, bensì alla scienza” continuando quindi a seguire lo stesso principio utilizzato fin dall’inizio pandemia.

Ma una voca fuori dal coro, arriva anche dalla scienza e in particolare da Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che ad Adnkronos Salute ha dichiarato: “L’Italia è l’ultimo e unico Paese in Ue ad avere ancora l’obbligo della mascherina a scuola. È anacronistico e fuori dal tempo. È giusto portare avanti un obbligo quando siamo sicuri che ci sia una efficacia nel ridurre la  trasmissione – specifica Bassetti – Ma non è questo il caso. Non è possibile stabilire se questi dispositivi di protezione abbiano effettivamente ridotto la trasmissione del virus. Lo dico perché non c’è nessuna evidenzia scientifica che lo abbia stabilito rispetto alla vaccinazione, al lavaggio delle mani o al distanziamento”.

“Chi afferma che è la scienza a dire che serve l’obbligo della mascherina a scuola – prosegue – dice una eresia: nessuno studio ha affermato che le mascherine da sole hanno ridotto la trasmissione“.  Secondo il virologo, “le Ffp2 usate in maniera molto rigorosa possono ridurre un minino la trasmissione del virus, ma quanti studenti le usano in modo corretto? – si domanda – Le cambiano ogni 6 ore? Pochi. La polemica ‘pro mask’ e ‘no mask’ non giova a nessuno. Non è un  problema del caldo o del freddo, avendo levato l’obbligo della mascherina per molte attività è davvero fuori dal tempo dire che a scuola servono“.

L’idea, quindi, è di seguire quanto fatto da altri Paesi europei, come la Francia che da ieri (16 maggio) ha abolito l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici. Oltre che in aereo e in aeroporto, stessa decisione presa da tutta Europa, tranne che dall’Italia che preferisce anche in questo caso la strada della cautela.

 

leggi anche
icardi
Il punto
Covid, Icardi: “La mascherina? Al chiuso preferisco tenerla, meglio lasciarla anche a scuola”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.