Genova. Complessi abitativi unici per i giovani sotto i 30 anni con appartamenti di varie tipologie (singoli, per coppie e in co-housing), creazione di spazi di comunità dedicati ai residenti degli appartamenti e all’intero quartiere ospitante, con sportelli di ascolto del cittadino, sale riunioni pubbliche, aule studio e servizi commerciali privati. E’ la proposta avanzata da Lorenzo Pasi, candidato per Genova Domani al consiglio comunale di Genova che ha l’obiettivo di aiutare i giovani a iniziare la propria vita in autonomia nella nostra città.
“Il problema abitativo giovanile in Italia è a livelli critici: con l’aumento dei costi medi per gli affitti e la diminuzione degli stipendi medi di un lavoratore under 30, la percentuale di ragazze e ragazzi costretti a restare a casa dei genitori fino e oltre i 30 anni è la più alta d’Europa – spiega Lorenzo Pasi -. Una casa non è soltanto un luogo dove dormire tra le giornate di lavoro, ma uno spazio personale dove crescere e coltivare i propri interessi e le proprie conoscenze personali. Il modello di Social Housing proposto è struttura unica, innovativa e sostenibile, sul modello nord europeo, che ospiti studenti, lavoratori e giovani desiderosi di entrare in una grande comunità genovese che potrà costruire il futuro della città”.
La proposta dell’esponente di Genova Domani prevede bandi pubblici di selezione per l’affidamento degli appartamenti a prezzi calmierati: saranno riservati posti per categorie protette (su base ISEE ad esempio), studenti dell’Università di Genova (selezionati in base al merito o iscritti alla scuola superiore IANUA) e studenti/lavoratori provenienti dall’estero (beneficiari, ad esempio, di progetti europei ERASMUS+). Inoltre l’obiettivo sarebbe anche di sviluppare progetti di comunità energetiche nei quartieri ospitanti, utilizzando il complesso abitativo unico come centro e motore della riqualificazione energetica.