Genova. “Il lavoro deve tornare a essere un tema prioritario, fondamentale e di centralità in tutti i programmi politici, come è sempre stato nella storia della sinistra. Genova si trova oggi a un punto critico per quanto concerne l’occupazione: per tutto il 2020 la città ha mantenuto il tasso di occupazione più basso (64,3%) fra tutti i grandi Comuni del Centro-Nord confermando anche il livello di disoccupazione più alto di tutta l’area (8,4%). Fra il 2021 e il 2022 la ripresa in seguito alle misure intraprese per il contenimento dell’emergenza pandemica ha prodotto risultati positivi, ma deboli e incerti. La crescita viene considerata sulla base dei livelli del 2020, che erano però fortemente inficiati dalla situazione sanitaria nazionale”.
Così Simona Cosso, candidata in consiglio comunale a Genova con Sinistra Italiana, in una riflessione insieme alla compagna di partito Biancamaria Furci.
Per discutere di tutto questo, per dare centralità al tema del lavoro in ogni sua componente, oggi, sabato 28 maggio alle ore 9.30 a Palazzo Fieschi (Sala Piero Parodi) interverrà Giovanni Paglia, responsabile Politiche Economiche e Coordinamento Programma della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, con un incontro dal titolo “Il nostro impegno contro le disuguaglianze”.
“Se confrontiamo i dati attuali con gli anni precedenti notiamo immediatamente come la decantata crescita non sia effettiva e non risponda alle reali esigenze della popolazione, la decrescita rispetto al 2019 ad esempio appare subito di 1,2 punti percentuali. Durante tutto il 2021 e fino al primo trimestre del 2022 la nostra città ha visto sommarsi alle 26mila persone disoccupate le 146mila inattive (over 15). Un buco nero che inghiotte chi non trova lavoro, chi non ha più la forza di cercarlo e chi si dedica allo studio senza sicurezze o prospettive certe per il futuro”, continuano.
“Noi crediamo fermamente nelle azioni concrete per creare occupazione, ma non possiamo tralasciare la qualità di questa occupazione. La proliferazione di forme contrattuali atipiche e di facile cessazione non sono una garanzia di prosperità, tutt’altro. Oltre il 60% dei contratti proposti rimane a tempo determinato, pochi di questi si concretizzano poi in un’assunzione a tempo indeterminato; a questa considerazione vanno sommati tutti i tirocini, gli stage, la somministrazione di manodopera e le prestazioni occasionali di lavoro autonomo. Come possiamo garantire una stabilità e una prospettiva di futuro ai singoli cittadini e alle famiglie se non siamo in grado di gettare le giuste fondamenta? Chiediamo che i fondi del PNRR siano finalizzati non solo alla creazione di lavoro, ma che assicurino una buona retribuzione e una prospettiva duratura nel tempo nell’ottica della lotta al precariato. Chiediamo che il focus sia stabilito sulle persone giovani, in particolar modo su quelle che vivono nelle periferie dove le occasioni concrete e positive sono un miraggio e lo sconforto e la frustrazione trovano terreno fertile”, si legge nella nota di Cosso.
“Chiediamo, ancora, che vengano attuati corsi di formazione concreti e ad alta specializzazione finalizzati a intercettare le professionalità più richieste per il mondo di domani. Chiediamo la piena parità occupazionale, attuando politiche in contrasto alla disuguaglianza di genere che è ancora un impedimento per l’accesso al lavoro, lo chiediamo in un’Italia in cui la forbice della discrepanza fra occupazione maschile e femminile è del 20% ed è destinata ad aumentare. Infine, chiediamo che il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro trovi sempre maggiore spazio: nella cronaca, nella discussione comune, nell’azione politica; insieme alla cultura della sicurezza sul lavoro che deve necessariamente iniziare nelle scuole. Non possiamo al giorno d’oggi considerare normale morire di lavoro, considerare normali i 3 decessi al giorno che avvengono sul territorio nazionale. Per contrastare questa ecatombe, chiediamo aumentare i controlli attraverso l’assunzione di un numero congruo di personale negli organi di vigilanza e di inasprire le sanzioni”, sono le proposte.