Genova. Nuovo colpo di scena per quanto riguarda il cantiere dello scolmatore del Bisagno. Il Tar della Campania ha infatti accolto con formula piena il ricorso del consorzio Research, raggiunto da una interdittiva antimafia il mese scorso, accordando la sospensiva richiesta.
La decisione in merito arriverà successivamente, vale a dire il prossimo 8 giugno, quando anche il tribunale di Salerno si sarà già espresso sull’eventuale commissariamento richiesto dallo stesso consorzio che ha fatto sapere di avere “fatto tutto il possibile per mondare i propri organici da persone coinvolte in ambienti mafiosi”.
La combinazione di questi due appuntamenti fanno quindi intravedere una soluzione rapida della questione, che porterebbe al rientro immediato dell’operatività delle aziende coinvolte. Tradotto, vuol dire che la cordata di imprese unitesi per i lavori dello scolmatore genovese potrebbero essere nuovamente messe in condizioni di portare a termine il lavoro.
A questo punto la palla passa alla struttura commissariale che gestisce la grande opera, con a capo Giovanni Toti in veste di commissario, decidere cosa fare: nelle ore successive all’interdizione, infatti, era stato dato l’annuncio della rescissione immediata dal contratto, ora bisogna capire quali possono essere i passi successivi. Nelle prossime ore è prevista una riunione tecnica: “La Struttura commissariale per il Contrasto al dissesto idrogeologico della Liguria sta esaminando tutte le possibili evoluzioni della situazione – si legge in una nota stampa – e sta lavorando per una celere ripresa dei lavori per lo scolmatore del Bisagno, in attesa che si concluda, verisimilmente nelle prossime settimane, il complesso iter giudiziario che vede coinvolto il consorzio ReseArch appaltatore dell’opera. I programmi della Struttura commissariale stessa e della stazione appaltante non subiscono sostanziali modificazioni in conseguenza del decreto provvisorio pronunciato dal giudice monocratico del Tar Campania – sezione di Salerno”.
Il primo effetto dell’accoglimento della richiesta di sospensiva è però quello dello scongelamento dei conti del consorzio, cosa che da una boccata d’ossigeno ai tanti lavoratori che in queste settimane si sono trovati senza impiego e senza retribuzione.