Lettera al direttore

Delusione

Quarto Pianeta, il portavoce Gagliardi: “Amministrazione indifferente ai nostri progetti”

"Abbiamo chiesto al sindaco di venire a confrontarsi a Quarto, nell'ex Ospedale Psichiatrico, con gli altri candidati, sui temi che in questi anni abbiamo coltivato"

quarto pianeta

Genova. Amedeo Gagliardi, portavoce del coordinamento Quarto Pianeta, denuncia “l’indifferenza dell’amministrazione comunale a quelle che sono le tematiche che da dieci anni il coordinamento Quarto Pianeta con grande impegno e difficoltà porta avanti”.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta:

“Abbiamo chiesto al sindaco di venire a confrontarsi a Quarto, nell’ex Ospedale Psichiatrico, con gli altri candidati, sui temi che in questi anni abbiamo coltivato. Ha risposto che lui ha da fare il sindaco ma che per l’occasione manderebbe volentieri un suo delegato.
Dal Quarto Pianeta la città di Genova continua a rimanere lontana. In questi dieci anni qualche passo è stato fatto, ma l’Amministrazione che va a concludersi ne è rimasta a debita distanza. A causa di questa distanza la convenzione urbanistica è ferma al 2017, le assegnazioni delle proprietà sospese, frenato l’Accordo di Programma del 2013, e le attività di Quarto Pianeta si svolgono ancora in ambienti non assegnati.
Segno dei tempi e della difficoltà delle Istituzioni nell’essere interpretate. Guidare il Bene Comune è imparare dalla realtà, cercando di ascoltare, di comprendere le molteplicità delle parti, dialogando senza arrivare a facili decisioni, incapaci di dare rappresentanza e di conseguenza governo efficace sul lungo periodo. Interpretare il Bene Comune è costruire un noi.
E noi siamo ancora qui, consapevoli che nella comunità, soprattutto dopo questi anni di pandemia, sono cresciuti i muri e sono ancora pochi i ponti. Per questo ci sembra importante e urgente continuare a segnalare l’importanza di collegare culturalmente questo luogo alla città”.

Due sono i progetti in cui Quarto Pianeta è impegnato:

“Il primo è La città che cura, il Patto per la Salute Mentale, che insieme ad ASL3 ed al Dipartimento di Salute Mentale abbiamo promosso e sottoscritto con 70 organizzazioni cittadine in occasione del quarantennale della Legge 180. È un progetto che riprende il discorso della riforma basagliana, affinché migliorino i percorsi di cura e simultaneamente la città possa esprimere accoglienza piuttosto che paura e stigma sociale. Per fare questo bisogna dialogare, coinvolgere e far partecipare alla progettualità i tanti attori del sistema: operatori, familiari, utenti, reti sociali, Istituzioni. La fiducia in questo dialogo è il sale della cura.
Il secondo è il Progetto Spazio 21, le ex cucine dell’Ospedale Psichiatrico che grazie ad ASL3, dal giugno del 2018, abbiamo reso fruibili, almeno quando non piove e non fa freddo. L’idea è quella di costruire uno spazio dedicato alla comunità, alla memoria, alla ricerca e all’espressione per una cultura condivisa della salute.
Concretamente pensiamo ad uno spazio per consultare l’archivio delle cartelle cliniche dei manicomi, per esporre le 1000 opere del Museo delle Forme Inconsapevoli, per fare promozione culturale. Un luogo che insieme alla Casa della Salute, aperta due anni fa, diventi della e per la comunità, un volano di trasformazione per far vivere l’ex Manicomio come spazio aperto, condiviso, capace di offrire esperienze sociali e culturali.
È quello che abbiamo fatto in questi dieci anni di impegno: centinaia di incontri, di eventi, di momenti di partecipazione. Con pochi mezzi e grazie ai contributi di tante persone ed organizzazioni della città che credono nella rigenerazione dell’ex Ospedale Psichiatrico.
In entrambi i progetti abbiamo registrato una sostanziale indifferenza dell’Amministrazione Comunale. inDifferenza sarà anche il titolo della prossima edizione di Quarto Pianeta, dedicata a Pier Paolo Pasolini. L’indifferenza dilaga. E’ diventato difficile avvicinarsi alle persone. Chissà a quale distanza si collocherà la prossima Amministrazione. Sarà quella “giusta”?”

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