Genova. “Quando crollerà non chiamatela tragedia, come per il Morandi, ma conseguenza”. Questo lo striscione comparso in via Trensasco a Genova in occasione del passaggio del Giro d’Italia per protestare contro il dissesto della strada e delle infrastrutture della zona, per la quale i residenti da tempo chiedono alle istituzioni interventi urgenti di messa in sicurezza.
Una storia lunga e complicata che Genova24 ha documentato in passato grazie alla testimonianza di una famiglia di residenti che da mesi convivono con la precarietà di una strada pericolante e transennata da molto tempo, con tanto di riduzione di carreggiata e giardino privato transennato e reso impraticabile perchè sotto la minaccia di crollo di un muro abbandonato al degrado strutturale.
“Vi fanno pedalare su una strada che sta per crollare”, recita un altro striscione, questa volta indirizzato simbolicamente ai ciclisti del Giro che passeranno per qualche secondo sul quel martoriato tratto di strada. “Sono mesi che chiediamo interventi senza avere risposte risolutive se non transenne e new jersey – ci spiega Simone che lì vive con moglie e due figli – non possiamo accedere al nostro giardino, dobbiamo fare i salti mortali per tornare a casa e ogni volta che piove viviamo nell’incubo di nuovi cedimenti“.
La memoria va all’ultimo nubifragio che colpì la vallata lo scorso autunno: in poche ore di pioggia le strade della Val Bisagno si trasformarono in fiumi in piena, con allagamenti e dissesti: “Gli stessi new jersey che hanno messo hanno fatto da diga, deviando l’acqua che mi entrò in casa allagandola“. Fu una giornata da incubo, ricorda: “Dal muro cadevano le pietre, siamo dovuti auto-evacuarci con i bambini – sottolinea – e se fosse accaduto di notte? Chi dorme la notte?”, si domanda e si risponde amaramente.
“Sulla strada c’è un preventivo di spesa di circa 1,5 milioni da parte del Comune di Genova – ci aveva spiegato all’epoca l’assessore municipale Lorenzo Passadore – gli interventi riguarderanno la parte strutturale e la captazione delle acque. L’iter tecnico, in capo al Comune di Genova, per portare avanti la questione è attivato, ci sarà anche un intervento in danno più a monte. Ecco speriamo che l’arrivo del Giro d’Italia possa velocizzare questa pratica”. Purtroppo però al momento l’effetto Giro non si è visto. “Ora han fatto i tapulli per la passerella – commenta Simone – domani sarà tutto come prima. Ma se succederà qualcosa le responsabilità saranno sotto gli occhi di tutti”