Genova. Bene l’approvazione della legge “Salva mare”. E’ quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel lanciare un appello alle amministrazioni comunali e alle autorità portuali per dotare gli scali delle infrastrutture necessarie a rendere operativa la nuova normativa.
“La legge «Salva mare» prevede in pratica – spiega Daniela Borriello responsabile Coldiretti Impresapesca Liguria – che, chi recupera rifiuti di plastica in mare o in acque dolci, come ad esempio i fiumi, non sarà più costretto a ributtarli in acqua, per non essere denunciato addirittura per traffico di illecito di rifiuti, ma potrà portarli in porto per smaltirli. In Liguria abbiamo già due esempi di isole ecologiche, in particolare, a La Spezia con il progetto Interreg Prismamed, di cui Regione Liguria era capofila, e abbiamo attivato la parte operativa a Genova, vicino all’isola ecologica già esistente di Genova Prà”.
La nuova legge rappresenta un modo per valorizzare il ruolo della Flotta Italia di custode dell’ambiente, potendo contare su un “esercito” di circa 12mila imbarcazioni di cui circa 500 in Liguria e 28000 lavoratori.
“Una novità che riguarda soprattutto i pescatori italiani che potranno così contribuire a tenere puliti i mari riportando a terra la spazzatura recuperata durante l’attività, senza dover rischiare sanzioni o dover pagare tasse per rifiuti speciali –spiegano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale-. Per sostenere la nostra marineria nel nuovo compito occorre anche creare le condizioni per garantirne un’attività messa oggi sempre più a rischio dagli effetti della guerra in Ucraina con i rincari del gasolio per i pescherecci che hanno portato molti armatori a tagliare le uscite in mare per non dover lavorare in perdita”.