Memorandum

Patto Genova-Dubai, firmato l’accordo tra l’Autorità portuale e il colosso della logistica Dp World

Pituot: "C'è un enorme potenziale da sviluppare e integrare nelle infrastrutture logistiche e commerciali di Genova"

Genova. Firmato oggi a Palazzo San Giorgio un memorandum of understanding tra l’Autorità portuale di Genova e Dp World di Dubai, principale operatore logistico degli Emirati Arabi. Si avvia una collaborazione che ha come obiettivo principale lo sviluppo della filiera trasportistica, logistica e industriale di tutto il sistema portuale.

“Dp World è molto forte nello sviluppo del port community system, che è un modo di gestire digitalmente tutte le transazioni che avvengono in uno scalo, dalle navi ai treni ai mezzi pesanti, e poi stanno sperimentando una soluzione per gestire le banchine non solo in orizzontale ma anche sfruttando l’altezza sopra le banchine”. Così il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, riassume i punti salienti della collaborazione siglata con Simon Pituot, trade and transformation, grup supply chain & logistics director di Dp World, che ha come obiettivo principale lo sviluppo della filiera trasportistica, logistica e industriale di tutto il sistema portuale.

“C’è un enorme potenziale da sviluppare e integrare nelle infrastrutture logistiche e commerciali di Genova – ha sottolineato Pituot – così da favorire enormi vantaggi economici. Attraverso questo memorandum miriamo a condividere la nostra competenza nella creazione di soluzioni più intelligenti, efficienti, sostenibili e innovative nella logistica end-to-end per esplorare modi in cui potremmo potenzialmente supportare Genova a massimizzare la sua posizione strategica e aumentare i flussi commerciali a livello nazionale e nel territorio circostante”.

Si tratta di un’intesa che arriva a valle della missione istituzionale della Regione Liguria all’Expo di Dubai. “Questo memorandum è uno dei più importanti frutti della missione istituzionale a Dubai – ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – quando abbiamo visitato i vertici di Dp World erano state approfondite le opportunità di collaborazioni future, che oggi si concretizzano”.

“Genova, porto da cui transitano le merci verso l’Europa – ha aggiunto il sindaco Marco Bucci – è una città sempre alla ricerca di investimenti perché con il porto ha come obiettivo continuare ad essere la porta da sud verso i mercati dell’Europa.”.

Un accordo che è stato favorito anche dal rapporto che Dp World ha con il gruppo Messina, che è il il carrier principale che collega, in forma diretta, regolare e frequente il sud Europa con gli Emirati. “Oggi stanno investendo molto, oltre che nei terminal, anche nella logistica, nei collegamenti ferroviari – spiegano Stefano e Ignazio Messina, presidente e Ad del gruppo – e hanno potuto apprezzare come Genova possa diventare la porta di ingresso a sud per il bacino dell’Europa. Ci hanno detto che a settembre la capogruppo del mercato europeo sarà trasferita a Rotterdam, hanno parlato di 8 miliardi di asset in Europa e 15 mila dipendenti. Al momento nulla in Italia ma hanno una vision di valutazione degli investimenti, da qui al 2024, soprattutto sulla logistica più che sul terminal”.

Intanto torna a galla la polemica scatenata dal consigliere regionale Ferruccio Sansa sulla missione della Regione a Dubai. “Non è stata una gita di piacere. E se qualcuno, come il consigliere Ferruccio Sansa (ma non solo), si è tanto appassionato sui soldi spesi per andare negli Emirati, oggi che si vede il ritorno di quel viaggio, non ha evidentemente nulla da dichiarare – commenta in una nota la Lista Toti -. Un accordo che prevede l’impegno del colosso per investimenti a Genova nel campo della logistica e della digitalizzazione. E la possibilità di insediare a Genova un centro europeo di ricerca sul progetto Hyperloop, il supertreno ad altissima velocità per le merci. Interesse anche per la realizzazione di un retroporto, tanto indispensabile al nostro scalo. I componenti della missione ligure a Dubai non sono tornati abbronzati, ma certo mantengono un colore ben più salutare del pallore livido che immaginiamo oggi sul viso di chi ha rimediato solo l’ennesima figuraccia. E al quale vorremmo ricordare, visto che ama la fotografia e si diletta con i fotomontaggi, quanto per i “negativi” la sovraesposizione possa rivelarsi pericolosa”.

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