Genova. Il parco eolico della Bocchetta non si farà. Il progetto che prevedeva l’installazione di cinque pale da 150 metri su un crinale tra Liguria e Piemonte a poche decine di metri dallo storico passo, infatti, non ha passato positivamente le valutazioni di impatto ambientale degli uffici tecnici di Regione Liguria, che di fatto hanno archiviato la pratica.
Impatto ambientale ma non solo. Lo stop arriva a causa delle caratteristiche del progetto le quali “anziché essere alternative all‘impianto da realizzare in Piemonte in Comune di Fraconalto, denominato “Parco Eolico Monte Poggio” – si legge nella relazione tecnica di Regione Liguria – come riportato nello stesso Studio preliminare ambientale agli atti, ne risulta in realtà complementare, configurando una sorta di unico insieme progettuale, come del resto rilevato anche dalla Provincia di Alessandria nel parere negativo, di cui alla nota del 4 febbraio 2022”.
In pratica il progetto presentato sul versante ligure era considerabile solo una parte di un più esteso impianto presentato in due differenti progetti a cavallo tra Liguria e Piemonte. E nella relazione tecnica allegata al progetto non ci sono elementi utili a chiarire “il rapporto tra i due progetti presentati, né i probabili conseguenti impatti cumulativi” che quindi “non permettono, allo stato, di effettuare le valutazioni di competenza”. Per questi motivi il provvedimento decreta “di non dare ulteriore corso alla pratica“.

Il progetto prevedeva la installazione di cinque aerogeneratori di ultima generazione alti 150 metri capaci di produrre, sulla carta, 16 megawatt di energia eolica. A presentarlo la Seva srl, colosso valdostano dell’energia eolica, che ha proposto l’impianto al comune di Mignanego, in provincia di Genova, dove le pale dovrebbero sorgere. Il parco eolico era previsto sulla cresta che congiunge il passo della Bocchetta al Monte Calvo, passando per il Monte Poggio, interessando una linea di cresta di circa 1,2 chilometri. Il progetto prevedeva l’installazione di 5 aerogeneratori ad asse orizzontale del tipo Vestas V1121 con un’altezza al mozzo pari a 94 metri e un diametro del rotore pari a 112 metri.
Nel 2012 fu presentato un progetto simile sul versante piemontese, con aerogeneratori più piccoli ma più numerosi. In quel caso Regione Piemonte fermò il progetto perchè considerato troppo vicino all’area protetta del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, e quindi potenzialmente pericoloso per le rotte migratorie di alcune specie di volatili protetti. Il nuovo progetto distava qualche decina di metri rispetto al precedente, ma in territorio totalmente ligure. Pochi metri di distanza, un confine in mezzo, ma il medesimo risultato.