Provvedimento

Padrini e madrine di battesimo, il vescovo Suetta sospende la figura: “Troppe discussioni”

Per tre anni questo 'incarico' non sarà richiesto

San Giacomo di Montemoro chiesa

Genova. Dopo diversi giorni di riflessione, il vescovo di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta ha deciso di sospendere “ad experimentum” per i prossimi tre anni, la figura del padrino e della madrina nella celebrazione dei sacramenti del battesimo e della confermazione, perchè causa scatenante di “troppe discussioni”

Questo particolare incarico, non obbligatorio per quanti riguarda il canone cattolico, è diventato troppo spesso più fonte di problemi che di “festa”: “Il fatto è che la maggior parte dei padrini e delle madrine non è perfettamente corrispondente ai requisiti richiesti – spiega Suetta – vale a dire di essere accompagnatori di fede cristiana. Abbiamo deciso di sospendere per qualche tempo la figura”. Il provvedimento entra in vigore dal prossimo primo giugno, ma ci sarà un periodo di transizione fino al prossimo 31 agosto, per tutti quei casi in cui siano già stati programmati dei sacramenti.

La mancanza di requisiti, cosa che spesso veniva a scontrarsi con le volontà delle famiglia, complicava immancabilmente la serenità del percorso: “Ogni volta è faticoso far capire ai richiedenti che non sussistono i requisiti – conclude Suetta – così nascono delle discussioni. Abbiamo ragionato a lungo su come comportarci e alla fine abbiamo deciso di prendere tempo tre anni, in modo che tutti possano riflettere”.

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