Indagine

Operazione Certosa: 65enne coordinava lo spaccio, tre persone in carcere e due obblighi di soggiorno

In più circostanze il 65enne, spalleggiato dai collaboratori, ha inflitto violenze fisiche e minacce nei confronti dei “clienti” non puntuali con i pagamenti

Polizia auto polizia

Genova. La polizia di Stato di Genova, lo scorso 20 maggio, ha dato esecuzione a cinque misure cautelari, di cui tre custodie in carcere e due obblighi di soggiorno nel Comune di Genova, al termine di un’indagine, iniziata nell’estate del 2021, su cinque soggetti responsabili a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.

Le indagini sono partite da alcune segnalazioni circa un noto pluripregiudicato, di anni 65, di Rivarolo, dedito allo spaccio di rilevanti quantitativi di eroina e cocaina.

Sin da primi giorni di attività, la squadra investigativa del commissariato cornigliano ha trovato riscontro su tale attività di spaccio e ha sequestrato stupefacente a vari soggetti. Significativo il sequestro di circa 400 grammi di eroina a carico di un quarantacinquenne che è stato arrestato in flagranza.

Sotto il coordinamento della locale Procura le indagini sono proseguite anche con l’impiego di mezzi tecnici, come l’installazione di telecamere e intercettazioni telefoniche e hanno permesso di ricostruire il modus operandi dello spacciatore, che si avvaleva della collaborazione pressoché costante di quattro soggetti, tra cui il suo figliastro.

Dalle indagini è emerso con chiarezza che lui fosse l’indiscusso leader del gruppo criminale: l’uomo impartiva regolarmente le proprie indicazioni su come, quando e da chi si doveva acquistare lo stupefacente e su come, quando e a che prezzo andava poi rivenduto.

In più circostanze il 65enne, spalleggiato dai suoi più stretti collaboratori, ha inflitto violenze fisiche e minacce nei confronti dei “clienti” non puntuali con i pagamenti.

Le indagini hanno evidenziato inoltre che il 65enne, insospettito dai vari sequestri di stupefacente effettuati dalla squadra investigativa, per continuare la propria attività delittuosa, cambiava con costanza le utenze telefoniche, sperando così di non essere intercettato e che i suoi “rifornitori” di riferimento fossero alcuni soggetti che operavano perlopiù nelle Province di Alessandria e Pavia.

Due dei collaboratori fidati del 65enne sono stati arrestati: un 40enne e un 56enne, sorpresi rispettivamente il primo con oltre 100 grammi tra cocaina ed eroina, il secondo con oltre 400 grammi delle medesime sostanze stupefacenti.

Nel complesso l’operazione di polizia giudiziaria, oltre alle cinque misure cautelari eseguite lo scorso 20 maggio, ha portato all’arresto in flagranza per spaccio di stupefacenti di sei persone, alla denuncia in stato di libertà a carico di due soggetti per detenzione, al fine di farne commercio, di stupefacente, all’esecuzione di cinque misure cautelari personali e al sequestro di 890 grammi di eroina e di 268 grammi di cocaina.

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