Genova. E’ Elvezio Pirfo, torinese, 69 anni, il perito scelto dal gip Paola Faggioni per valutare la capacità di intendere e di volere di Alberto Scagni, il 42 enne che la sera del primo maggio ha ucciso a coltellate la sorella Alice dopo averla attesa sotto la sua abitazione a Quinto. A chiedere la perizia in incidente probatorio era stata la stessa procura di Genova con il procuratore Francesco Pinto e il sostituto Paola Crispo che ora valuteranno se nominare un proprio consulente.
Pirfo, centinaia di consulenze alle spalle, è noto soprattutto per essere stato il medico psichiatra del carcere delle Vallette che visitò più volte Annamaria Franzoni, dopo l’omicidio del piccolo Samuele a Cogne, valutandola capace di intendere e di volere.
Gli avvocati difensori di Alberto Scagni, Maurizio Mascia ed Elisa Brigandì, hanno nominato come propri consulenti Lucrezia Mazzarella e Alfredo Verde, quest’ultimo presidente della società italiana di Crimologia ed ex presidente dell’ordine degli psicologi.
L’udienza è stata fissata il prossimo 31 maggio. Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalle sevizie e dal ‘mezzo insidioso’, oltre che dal vincolo di parentela, che impedisce di essere giudicati in abbreviato. La pena per lui partirebbe, in caso di condanna, dall’ergastolo, ma in caso venisse riconosciuta un’infermità, anche momentanea, lo sconto potrebbe essere notevole.