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Lettera aperta

“Obiettivo Pnrr con tutte le opere necessarie programmate insieme ai cittadini”, la visione di Francesco Maresca

Il punto dell'assessore al porto del Comune di Genova: "Serve un grande lavoro di comunità e Genova deve essere la priorità"

Generico maggio 2022
Genova. “Molto lavoro è stato fatto e programmato per migliorare la situazione delle infrastrutture a Genova. La diga che consente di rafforzare la ricettività del porto di Genova, la gronda ormai pronta dopo gli anni bui dei diversi governi Conte per essere finalmente avviata con l’approvazione del progetto esecutivo, il terzo valico che in sinergia con la zona logistica semplificata diventa la chiave di sviluppo della portualita del nord Tirreno, il tunnel sub portuale che costituisce da anni il sogno di una città che finalmente non è più separata dal suo mare (con la sopraelevata come passeggiata piuttosto che come infrastruttura unica di connessione)”.
Questo lo scenario sulle infrastrutture genovesi descritto da Francesco Maresca, assessore al porto del Comune di Genova in una lettera aperta ai cittadini “Altre infrastrutture sono da spingere ( la digitalizzazione del porti, il cold ironing,  collegamenti  nella val bisagno ecc.), ma oggi credo dobbiamo lavorare bene sul software e sulle politiche di questa città. E questa sarà la sfida dei prossimi cinque anni. Perché fare infrastrutture è certo una premessa ed è indispensabile: ma non è sufficiente per lanciare una sfida per la crescita e la competitività di un territorio che vuole essere protagonista. Così si dovrà valorizzare ed ascoltare la comunità marittima ed imprenditoriale genovese per rafforzare le alleanze con i grandi operatori internazionali e nazionali nonché con i gestori delle infrastrutture del paese”.
“Perché Genova sia davvero la capitale del mediterraneo dal punto di vista dei traffici. Quindi occorrerà aiutare la nostra Accademia della Marina Mercantile e l’ università a promuovere un grande progetto perché Genova sia la sede della ricerca scientifica in materia di politiche del mediterraneo . L’alleanza con i politecnici di Milano e Torino, ma specialmente la sintonia con tutti gli operatori di traffico, infrastrutture telecomunicazioni ed energia, e’ fondamentale”.
“In terzo luogo dobbiamo lavorare  per una riforma della portualita – aggiunge – Se la governance globale ( pianificazione golden power concorrenza ) non può che essere nazionale, l’amministrazione dei sistemi portuali deve essere posta in essere da manager competenti. Anche una revisione della forma delle autorità portuali merita urgenza”.
E non è finita: “In quarto luogo oggi si deve pensare a coinvolgere gli investitori internazionali su Genova perché la città diventi un luogo in grado di remunerare i capitali investiti per i servizi che è in grado di erogare. La storia di tutte le grandi città porto gira sempre verso una dimensione imprenditoriale e finanziaria ( Amburgo, Copenaghen ecc.)”.
“Da ultimo ma più importante: il tema del Pnrr che dobbiamo sapere gestire come comunità genovese globale senza decisioni dall’alto ma programmando tutte le opere necessarie insieme a cittadini, enti, associazioni e aziende attraverso una cabina di controllo dove ognuno può condividere i suoi progetti.
Abbiamo davanti una grande sfida, rendere Genova lo schiacchiere principale dell’economia marittima internazionale. Serve un grande lavoro di comunità e Genova deve essere la priorità”.

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