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Murolo (Fdi): “Liguria pride prima delle elezioni? No, grazie”

"La manifestazione inevitabilmente prenderà posizione possibile che non fosse possibile anticipare o posticipare il legittimo diritto di manifestare?"

giuseppe murolo

Genova. “Genova non sfugge alla propaganda pro-gender e LGBT. Si celebra la “giornata internazionale contro l’ omolesbobitransfobia (da scrivere tutto attaccato, a credere al neo-lessico del quotidiano cittadino) ed avremo una strada color arcobaleno nel centro storico genovese, vicino ai Giardini Luzzati. Come se la città – e in particolare il suo degradato centro storico – non avessero altri problemi e altre priorità che la lotta contro inesistenti discriminazioni per motivi di “genere” e “orientamento sessuale”, per dirla ancora nella neolingua politicamente corretta”.

Questo il commento a caldo di Giuseppe Murolo, candidato al Consiglio Comunale e Coordinatore Regionale per la Cultura di FdI alla notizia che il Liguria Pride si svolgerà l’11 giugno. Ma non ne fa questione discriminatoria

“Nulla in contrario in sé: ognuno ha il diritto di manifestare e da sempre difendo la libertà di pensiero, pur condannando gli eccessi esibizionistici che spesso caratterizzano tali eventi che talora sfociano in provocazioni non tenendo conto dei sentimenti altrui, civili e religiosi. Ma credere nella libertà impone di accettare anche ciò che non piace – continua Murolo – Ciò che mi stupisce negativamente è la data. Possibile che le autorità preposte all’ordine pubblico (Prefettura, Questura) non sappiano essere la vigilia di una giornata elettorale e che dovunque il giorno prima delle votazioni è quello del silenzio, della pausa, della riflessione prima del voto?

A Genova, oltreché per cinque referendum si voterà per il sindaco: “La manifestazione LGBT inevitabilmente, a suo modo e in maniera, prenderà posizione. Possibile che non fosse possibile anticipare o posticipare il legittimo diritto di manifestare della comunità LGBT?”

Esiste ancora, forse, la possibilità di rimediare, prendendo atto che il Liguria Pride non è un evento turistico, ludico o culturale, ma una manifestazione dai precisi obiettivi politici.: “Siamo davvero certi che le persone omosessuali siano e si sentano maggioritariamente rappresentate dalle associazioni che organizzano il Liguria Pride? Vorrei le autorità competenti tenessero conto della particolarità (e degli obblighi) del sabato pre-elettorale e disponessero un cambio di data, in ossequio alle regole della giornata di silenzio, per una manifestazione dai chiarissimi contorni politici”.

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