Genova. Tra la Lanterna e il Matitone lo scheletro di quello che sarà il nuovo ipermercato Esselunga, il secondo in città. Una struttura su cui pende ancora un ricorso al Tar che, tuttavia, non sembra spaventare troppo chi lo sta facendo costruire. Non è l’unico cambiamento che riguarderà il municipio Centro Ovest nei prossimi mesi: pochi giorni fa la giunta Bucci ha presentato il piano Sampierdarena, 160 milioni di euro, tra Pnrr e altri fondi, a disposizione per diversi interventi.
La campagna elettorale è in pieno svolgimento e il Centro Ovest è uno dei municipi più “caldi”. Vinto dal Pd nel 2017, ma commissariato dalla Lega per impossibilità di trovare una maggioranza, è ulteriormente passato di mano a una coalizione giallorossa un paio d’anni fa, per lo stesso motivo. Michele Colnaghi, M5s, che ne è oggi presidente, si candida per il bis. Il principale avversario arriva proprio dalle file del Carroccio, Fabrizio Radi, già consigliere. Ci sono però anche Loredana Villanacci, del comitato Lungomare Canepa, per la lista Uniti per la Costituzione, e Antonino D’Arrigo, de La sinistra insieme.
La desertificazione del piccolo commercio e la grande distribuzione, la sicurezza e la battaglia all’abuso di alcolici, l’impatto della viabilità e del porto sul quartiere, la vicenda del trasferimento dei depositi chimici da Multedo a ponte Somalia: sono i temi che attraverseranno, trasversalmente, la corsa alle urne con posizioni che se in alcuni casi saranno diametralmente opposte in altri potrebbero avere più di un punto di contatto.

Il presidente uscente. Michele Colnaghi, 47 anni, progettista di automazione in aspettativa dopo l’incarico da amministratore locale, è Sampierdarenese born and raised. Le scuole al Don Bosco, i pomeriggi a giocare per strada o in oratorio, il lavoro già da ragazzo per aiutare la famiglia dopo la morte precoce del padre, e poi l’attivismo di quartiere nelle Officine Sampierdarenesi, l’approdo al M5s della prima ora, quella che alle elezioni prese oltre il 30%, e infine la nomina a presidente di municipio.
“Io sono innamorato di questo quartiere – racconta – e però ho assistito a un declino costante iniziato con l’apertura di uno dei primi centri commerciali della Liguria, la Fiumara, e con la chiusura di tante attività, mi ricordo quando in via Giovannetti c’erano una merceria e una tripperia, quando ogni saracinesca alzata rappresentava un presidio di sicurezza. Negli anni mi sono sempre chiesto perché nessuno si alzasse a protestare per birre per strada, per i negozi chiusi, per l’idea dei depositi chimici sotto la lanterna”.
Sì perché prima che diventasse d’attualità l’opzione ponte Somalia anche l’ex carbonile sotto il simbolo di Genova era stato preso in considerazione per le attività di Carmagnani e Superba. D’altronde un quartiere che ha sempre dovuto subire servitù sarà soggetto più di altri a subire servitù.

Lo sfidante. L’avversario principale, almeno sulla carta, di Michele Colnaghi è Fabrizio Radi. Anche lui fiero di essere “sampierdarenese da sempre”, ha 52 anni ed è un impiegato tecnico in azienda. Non nuovo all’esperienza politica. Con la Lega, di cui è esponente, aveva rivestito il ruolo di assessore allo Sport e al tempo libero quando il municipio Centro Ovest era retto da Renato Falcidia. Poi è rimasto come consigliere e capogruppo della Lega. Per il partito di Salvini è attivista convinto: uno sguardo ai suoi social per trovare una valanga di selfie con il “capitano”.
Anche Radi guarda al passato. “Nel mio programma c’è il riportare Sampierdarena e il municipio ai fasti di un tempo – afferma – un programma che avevamo iniziato a mettere in opera già quattro anni fa, il fatto è che questo quartiere non ha nulla da invidiare al centro urbano”.
Secondo Fabrizio Radi il cambiamento è vicino. “Sono in arrivo moltissimi finanziamenti, dal Pnrr agli altri fondi per la città, questo è un bene ma il compito del municipio sarà anche quello di vigilare affinché questi soldi siano impiegati bene, nei tempi giusti e per progetti utili ai cittadini”. Se dovesse vincere la sfida elettorale municipio e Comune avrebbero lo stesso colore politico. Questo aiuterebbe? “Sono convinto che la collaborazione tra amministrazione centrale e il municipio debba esistere a prescindere”.

L’esponente leghista – che in questi giorni fa campagna invitando tutti i conoscenti a votare qualsiasi lista di centrodestra in nome di una ritrovata unità d’intenti – è restio a considerare la grande distribuzione organizzata come responsabile del declino di Sampierdarena e dintorni. D’altronde sarebbe nettamente in contrasto con le strategie della giunta Bucci.
“Si potrebbero citare le cooperative prima di Esselunga ma io sono convinto che per risolvere il problema dei piccoli negozi servirebbe un po’ più di coscienza civica – sostiene Radi – gli investitori sul territorio ci sono, ed è un bene, ma sta all’individuo attuare una scelta quotidiana e decidere se acquistare nei negozi di vicinato o nei supermercati, io per esempio faccio gran parte dei miei acquisti nei piccoli negozi, perché cerco la qualità e il contatto umano”. Fare tornare Sampierdarena agli antichi fasti, dunque, dipende anche dai sampierdarenesi.
Sampierdarena, non solo la (ex) Manchester d’Italia. Se si chiede a Michele Colnaghi che cosa lo ha riempito maggiormente di soddisfazione in questi due anni di presidenza non elencherà le battaglie ma le vittorie, sul piano dell’associazionismo, della cultura e perché no, del turismo. Perché anche a Sampierdarena, quella che un tempo veniva definita la Manchester d’Italia, ci sono bellezze da scoprire e valorizzare. Guarda la fontana del parco del Villa Scassi appena restaurata. “Su questo c’è stata collaborazione con l’assessore Piciocchi anche se spero di poter recuperare anche i ninfei, ma vorrei ricordare anche il restauro di uno dei busti un tempo a villa Giuseppina, i cartelli nella zona 30 che raccontano i palazzi storici di Sampierdarena per passare con il patto di collaborazione con 47 associazioni per mettere al sicuro la gestione del centro civico Buranello, o anche i punti di mutuo aiuto o i centri d’ascolto sulle ludopatie”.

Il quartiere cambia attraverso il sociale e la cultura, ed è così che si lavora anche sull’integrazione. Quasi un abitante ogni quattro a Sampierdarena e San Teodoro non è di nazionalità italiana, su circa 70mila abitanti complessivi gran parte provengono dall’Ecuador o sono immigrati di seconda generazione. “Io ho sempre pensato che la multiculturalità non fosse un problema ma un’opportunità di crescita, anche demografica, della nostra città e se penso alle classi delle nostre scuole, come la Firpo, se penso a tutti quei bambini con storie diverse crescere insieme, ecco quello è il futuro che sogno”.
Michele Colnaghi non nega che, specialmente con l’insediamento di determinate comunità, sia anche aumentato il fenomeno dell’assunzione di alcolici in strada con il degrado che ne consegue ma punta il dito sulle strategie che sono state adottate per limitarlo. “Da una parte abbiamo carenza di pattuglie della polizia locale, in alcune ore abbiamo solo una squadra in tutto il municipio perché gli agenti sono dislocati sul centro storico – afferma – inoltre il patto d’area voluto da Comune e Regione vieta la vendita di alcolici ai minimarket ma la consente a chi faccia ristorazione e quindi molti market si sono trasformati in esercizi di street food”.
Per Sampierdarena e il Campasso sono in arrivo circa 160 milioni di euro, 93 se si calcola solo i progetti non ancora avviati. “Sarà un punto di partenza – secondo il candidato presidente leghista Fabrizio Radi – e bisognerà fare sì che i tempi vengano rispettati, non come è accaduto in passato con cantieri dalla durata infinita”.

Sul grande “piano Sampierdarena” l’attuale presidente è più scettico che speranzoso. “Alcuni progetti sono stati definiti suggestioni, io spero che vadano davvero in porto ma credo che non sarà semplice realizzare parcheggi interrati su un tessuto di sottoservizi intricato come il nostro, dove basta scavare pochi centimetri per trovare acquedotti, reti gas, rivi tombati, anche sulla famosa copertura di lungomare Canepa spero non si tratti di un’illusione. Di certo la cascata di fondi non potrà essere considerata una merce di scambio con il trasferimento dei depositi chimici”.
Su questo punto Colnaghi non si smuove e anzi è fiducioso che alla fine si troverà una soluzione alternativa. “Contro quella decisione abbiamo presentato 78 pagine di ricorso dove si spiega in quanti e quali punti si violerebbero le normative, per non parlare del saldo occupazionale o del cono aereo, sono talmente tanti i punti deboli di questa manovra che io penso che non potrà essere portata a termine e penso che dopo la fine della campagna elettorale altre soluzioni usciranno allo scoperto”.
Altro tema spinoso per il candidato del centrodestra Radi, che sceglie però la strada della cautela. “Intanto sappiamo che al momento l’ipotesi è al vaglio del consiglio superiore dei lavori pubblici – ricorda – quello è l’organo deputato a dare alcune delle risposte che si attendono anche in materia di sicurezza e di normative, aspettiamo di capire cosa ci diranno e poi si potrà agire di conseguenza, tuttavia credo che il tema sia stato affrontato da alcuni in maniera non del tutto corretta”. Per Radi, disseminare il quartiere di volantini con l’immagine di un’esplosione è stato “un modo per amplificare toni allarmistici che possono creare ansie soprattutto ai cittadini più anziani, presentare scenari da catastrofe annunciata non è onesto e se è vero che non esiste il rischio zero, non esiste a ponte Somalia come non esiste a Multedo”.

La candidata “crucioliana”. E’ una designer e proviene dall’ambiente del comitato di lungomare Canepa la candidata di Uniti per la Costituzione, con il senatore Mattia Crucioli. Loredana Villanacci ha deciso di candidarsi per “riqualificare intervenendo soprattutto laddove, negli anni, la nostra amata città è stata più trascurata e maltrattata”.
Villanacci è autrice del progetto Sampierdarena Green Park, con cui ha partecipato in passato a un concorso di idee per ripensare lo spazio di lungomare Canepa. La sua idea era quella di un parco soprelevato fruibile da tutti. Ha anche collaborato allo studio alla base del progetto della galleria fonoassorbente che, con i soldi del Pnrr, potrebbe finalmente essere realizzata.
“Da quando ho accettato di candidarmi, sto sfruttando tutto il tempo a mia disposizione per conoscere il più possibile le realtà di tutti i quartieri del municipio perché ritengo che la consapevolezza sia uno stato fondamentale per poter creare discernimento – sostiene – e sto scoprendo un patrimonio architettonico preziosissimo che mi piacerebbe valorizzare e portare in auge”.
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