Sampierdarena

Mercato Tre Ponti, lavori in dirittura di arrivo dopo due anni di ritardi ma si risvegliano le critiche al progetto fotogallery

Rischio allagamenti, barriere architettoniche, viabilità: l’opposizione attacca. Ma la giunta: “Ottima riqualificazione, commercianti indennizzati per i ritardi"

Cantieri Mercato Tre Ponti

Genova. Maggio 2020, novembre 2021, primavera 2022. Sono le scadenze, spostate progressivamente in avanti, stabilite per la fine dei lavori del nuovo mercato di piazza Tre Ponti a Sampierdarena. Un’opera complicata dal suo stesso progetto prima, dal Covid poi, dalla carenza di materie prime infine. Ma sembra che la struttura sia quasi pronta per essere riconsegnata ai negozianti e al quartiere insieme alla sistemazione della piazza.

Ma proprio alla vigilia della fine cantiere – per cui comunque non c’è ancora una data – ecco che si alzano, favorite dal periodo pre-elettorale, le polemiche. Da più fronti c’è chi critica per i ritardi sul cronoprogramma, sulla realizzazione dell’asfalto, sui marciapiedi poco accessibili e sul rischio allagamenti, per citare solo alcuni dei punti sollevati dall’opposizione al governo Bucci.

Che ha dovuto integrare finanziariamente i fondi destinati all’opera dall’allora “patto per la città” del governo Renzi. Il milione e 700mila euro iniziale non sarebbe stato sufficiente per apportare alcune modifiche progettuali messe a punto anche con gli stessi commercianti del mercato che, negli anni Ottanta, era sorto come “risposta sampierdarenese” al Mercato Orientale.

La realizzazione del nuovo mercato (quello vecchio era caduto in disuso e aveva avuto problemi di tipo strutturale), programmata nel 2016, è iniziata solo nel 2019. Due gli obiettivi: realizzare un mercato funzionale e a norma, come gli altri attivi in città, e restituirgli un’anima scongiurando, nonostante il potenziale bacino d’utenza, il perpetuarsi del degrado che lo stava condannando a una lenta agonia. Ad aggiungersi, la riqualificazione del mercato, della piazza e delle strade adiacenti.

Ma è proprio da quelle strade che arrivano alcune critiche. Intanto perché i negozianti, non quelli che si trovavano dentro al mercato, che sono stati indennizzati dall’amministrazione comunale, ma quelli delle altre attività, penalizzate dal cantiere infinito e che nelle ultime settimane hanno aspettato invano che venisse sbloccata almeno la viabilità.

“Ma a preoccupare è anche la possibilità che l’area sia interessata da allagamenti alla prima bomba d’acqua – dice il presidente di municipio Centro Ovest Michele Colnaghi (M5s) – questa zona è già storicamente attraversata sotto terra da rivi tombati e la creazione di conche vicino ai negozi potrebbe fare molti danni”. Colnaghi è dubbioso anche sull’accessibilità del mercato a persone disabili, specialmente sul lato ponente della piazza “nonostante nel progetto si parlasse di un assetto planimetrico che avrebbe dovuto garantire la piena accessibilità”.

Tra le file di chi non vede di buon occhio il nuovo mercato Fabrizio Bozzolo, candidato della lista Uniti per la costituzione, che ha da ridire sui parcheggi “disegnati paralleli a chiudere luci ed entrate dei negozi o che impediscono il passaggio a furgoni o mezzi da lavoro”. Anche lui parla di “nuove barriere architettoniche insormontabili per portatori di handicap”.

Anche Andrea Ferrari, consigliere municipale della Lega, pur difendendo l’operato della giunta, avanza una velata critica: “Un progetto proveniente dal bando periferie, un progetto dove sono state fatte alcune modifiche, un progetto dove nel mezzo c’è stato un cambio di potere al municipio…. Diciamole tutte le cose. Fosse stato per me avrei fatto riaprire delle saracinesche invece di fare un mercato del genere”, scrive sui social.

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova, Pietro Piciocchi però difende a spada tratta il progetto e la sua realizzazione: “Io non posso che dire di essere molto orgoglioso di come diventerà questa parte di Sampierdarena – afferma – detto ciò, a chi parla di ritardi, vorrei ricordare che il progetto esecutivo ha avuto variazioni importanti in corso d’opera, rallentamenti a causa Covid e ora problemi importanti con le materie prime, specialmente i metalli”.

Piciocchi parla di critiche strumentali e sostiene che le critiche siano in gran parte ingiustificate. “So che qualcuno si è soffermato sui tubi innocenti dei ponteggi della Fortezza che sarebbero stati cementati con l’asfalto ma non era vero”.

“Ci tengo a dire che è un bellissimo intervento di riqualificazione per Sampierdarena – continua Piciocchi – e ogni polemica mi sembra stucchevole. In questi anni il Comune non ha mai abbandonato nessuno, io ho eseguito molteplici sopralluoghi, ho messo sotto pressione l’impresa e abbiamo anche ristorato gli operatori del mercato per i disagi subiti. Mettersi a polemizzare adesso alla vigilia dell’inaugurazione mi pare del tutto strumentale.

Della vicenda si è occupata anche l’assessore comunale al Commercio Paola Bordilli che annuncia importanti novità sul fronte degli indennizzi. “Abbiamo erogato un contributo agli operatori del mercato, come avviene ogni volta che sono necessari trasferimenti, e poi abbiamo riconosciuto un ulteriore indennizzo per il disagio prolungato – afferma – quello su cui stiamo ragionando in questi giorni è di estendere una parte del contributo anche ai negozianti attorno al mercato, un po’ sulla falsa riga di quanto avvenuto a Cornigliano, perché anche loro hanno dovuto sopportare gli effetti di un cantiere necessario, andremo a definire la cifra e la modalità nel giro di breve tempo”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.