L'addio

Mario Abbatuccolo lascia il calcio:”Un percorso durato oltre vent’anni, grazie a chi lo ha reso speciale”.

L'ex dirigente del RapalloRivarolese, comunica, attraverso un comunicato, l'intenzione di ritirarsi

Varie Sport

Genova. Mario Abbatuccolo lascia il calcio, comunicandolo attraverso una lettera.

“Dopo oltre vent’anni nel mondo del calcio dilettantistico è arrivato il momento di fermarsi.
L’ultima stagione sportiva, purtroppo, ha fatto tramontare in me la passione, che mi ha sempre animato e contraddistinto. A incidere non sono stati solo i risultati al di sotto delle aspettative, ma piuttosto le circostanze e le cause per cui i  risultati non sono arrivati.

Ho dato tutto e ricevuto poco: oggi mi sento scarico. Non sono nelle condizioni di buttarmi a capofitto, ancora una volta, in una nuova avventura sportiva

In tutto questo tempo ho avuto la fortuna conoscere persone speciali, con le quali conservo tuttora un grande rapporto di amicizia.

Non voglio nominare uno ad uno gli amici, che ho incontrato nel mio percorso (chi sa, sa…) ma un pensiero speciale non può che andare al presidente Maurizio Verrini, con cui era nato un feeling unico.

Insieme abbiamo coltivato il sogno di riportare la città di Rapallo nelle categorie che merita. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma posso dire di aver conosciuto una persona vera, sincera, appassionata e che porterò sempre nel cuore.

Ringrazio tutte le società di cui ho fatto parte, che mi hanno accompagnato in questo percorso, e con le quali ho gioito e sofferto.

La Nuova Gargiullo, dove ho iniziato il mio percorso dirigenziale (per seguire il mio testimone di nozze, quasi per scherzo!).

Pontedecimo e Savona, con il direttore Armienti, che in 6 anni mi ha plasmato e fatto crescere tantissimo.

La CulmvPolis, dove centrammo la promozione in Eccellenza. Ho conosciuto un grande uomo di calcio, Marco Vacca: in passato ci siamo anche scontrati, ma oggi posso dire senza alcun dubbio che persone come lui fanno bene al movimento.

Il San Cipriano, la parentesi sicuramente più divertente della mia vita sportiva. Ho conosciuto persone fantastiche, da Gino Saulle, Silvano Donadio, Cristiano Rossetti, Coladon, il compianto Parodi. Li ho nel cuore, molti li frequento tuttora.

La Rivarolese, società di spessore con cui sfiorammo la Serie D, arrivando allo spareggio di Bergamo con la Tritium.

Infine, ringrazio il Rapallo Rivarolese e tutte le persone, che hanno fatto parte di questa realtà. In primis, come ho già scritto, il presidente Verrini. Ma ringrazio di cuore anche il presidente Perpignano, che dopo la scomparsa di Maurizio mi ha tramesso l’entusiasmo necessario per andare avanti almeno un’altra stagione, e con il quale, con il passare del tempo, siamo riusciti a costruire un’amicizia vera e sincera senza secondi fini. Sono stati tre anni intensi e vissuti a mille all’ora… è mancato solo il lieto fine, ma posso garantire, lo ripeto, di aver dato tutto me stesso per la causa, fino all’ultimo secondo.

Ringrazio tutti i giocatori, e qui davvero non faccio nomi per paura di fare torto a qualcuno!

Ultimi, ma non per importanza, ringrazio il Presidente del Comitato Regionale Liguria, il Dott. Giulio Ivaldi, che è riuscito nell’intento – fino a poco tempo fa praticamente impossibile visto il mio carattere un po’ “burbero” – di farmi capire quanto sia importante e fondamentale il dialogo con le istituzioni Federali, e l’amico Claudio Bianchi. Ogni volta che con Claudio ci sentiamo al telefono sono gioie e dolori, mi è sempre stato vicino quando le cose non andavano, senza nessun secondo fine, e per questo avrà sempre la mia stima incondizionata.

Con la speranza che il mio sia solo un ‘arrivederci’, e che in me torni presto quel fuoco che oggi ha smesso di ardere, saluto questo mondo e abbraccio tutti coloro che hanno reso speciale questo piccolo, grande percorso sportivo”.

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