Genova. L’inflazione rallenta ad aprile, ma in Liguria e a Genova resta sopra la media nazionale.
Secondo i dati comunicati dall’Istat rispetto a marzo l’indice dei prezzi al consumo si ferma al +6,6%, Liguria al quarto posto italiano dietro a Trentino Alto Adige, Sicilia e Sardegna.
Nei capoluoghi di regione Genova è piazzata al nono posto con un +6,6%.
Rispetto a marzo la situazione migliora: la Liguria era terza in Italia con un +7,1%, mentre Genova, con la stessa percentuale, era appaiata con Bari e Perugia al nono posto.
Secondo l’unione consumatori l’inflazione del +6,6% a Genova si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente in media a 1601 euro, che balza a 2564 euro per una famiglia di 4 componenti. Per la Liguria si passa da 1480 e 2442 euro.
Il rallentamento dell’inflazione in Italia, sottolinea l’Istat, si deve prevalentemente ai prezzi degli energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +39,5%) ed è imputabile sia alla componente regolamentata (da +94,6% a +64,3%) sia a quella non regolamentata (da +36,4% a +29,8%). Decelerano anche i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%). Accelerano invece i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +5,1%), quelli dei beni alimentari lavorati (da +3,9% a +5,0%), quelli dei beni durevoli (da +1,6% a +2,2%) e dei beni non durevoli (da +1,3% a +1,9%).
Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%.