Genova. “Ai sindacati che mi danno del Ponzio Pilato intanto vorrei dire che andrebbe rivalutata la figura di Ponzio Pilato, e qualcuno ci ha anche provato, ma non è così, ho spiegato loro in una discussione molto cordiale cosa stiamo facendo, anche senza strombazzate inutili”.
Così Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, Lega, a Genova per un convegno e per alcuni impegni di campagna elettorale a sostegno di Marco Bucci. Che definisce “un fenomeno, vincerà”.
Ma ancora sull’ex Ilva dice: “Credo che già la prossima settimana potranno essere definite le modalità con cui Acciaierie d’Italia prosegue l’attività, il governo italiano considera strategica l’industria dell’acciaio ma naturalmente servono investimenti sulla produzione – afferma – La situazione non è stata ferma fino a oggi, purtroppo c’è sugli impianti una situazione giudiziaria assai complessa per cui la magistratura ha decretato la confisca, e si attendono ancora le motivazioni di questo provvedimento, ma quindi qualsiasi socio privato vuole capire, prima di investire, che cosa succede. I negoziati vanno avanti a ritmo serrato, con richieste talvolta giudicate irricevibili a volte negoziabili”.
Sulla questione delle concessioni balneari e sul malcontento tra le imprese del settore, il ministro afferma: “C’è larga condivisione per il fatto che si sono date le garanzie, le clausole sociali richieste, e per quanto riguarda i piccoli stabilimenti balneari, le gestioni familiari, gli indennizzi poi saranno dei decreti a stabilire tutto ma il concetto che si risponderà rispetto alla perdita del valore economico mi pare considerato”.
Il 12 giugno oltre alle comunali si vota per cinque referendum sulla giustizia. Alcuni dei quali promossi dalla Lega. “Se il referendum finisce male è un fallimento non per la Lega ma per il sistema paese, io credo che sia giusto sollecitare la partecipazione, poi ognuno voterà ciò che ritiene opportuno ma i referendum sono sempre momenti di grande partecipazione democratica”, dice Giorgetti.
E ancora sullo stato di salute della Lega “Lo decideranno gli elettori, non lo posso decidere io. Se si teme una flessione? La politica è fatta anche della misura in cui si riesce a incidere, forse non è apparso chiaramente ma la Lega in questo governo ha garantito stabilità, e l’ho detto anche ai lavoratori oggi, se la siderurgia resta centrale nel Paese forse è anche per merito della Lega, se fosse stato per altri non esisterebbe più”, conclude il ministro.