Il Genoa è retrocesso in Serie B. La Sampdoria giocherà in Serie A anche l’anno prossimo. Destini opposti per le squadre genovesi in questa penultima giornata di campionato. I rossoblù non facendo punti contro il Napoli erano aggrappati alla flebile speranza di finire a parti punti con Cagliari e Salernitana all’ultima giornata. Ora non è più possibile. I blucerchiati possono festeggiare la permanenza nella massima serie ancor prima di scendere in campo domani contro la Fiorentina.
EPISODIO CRUCIALE A POSTERIORI
Sono tantissimi gli episodi che con un diverso esito avrebbero cambiato le sorti delle due squadre. Tuttavia, è indubbio che il pensiero ora voli al rigore calciato da Criscito e parato da Audero nei minuti di recupero del derby di ritorno. In caso di goal, la Sampdoria ora sarebbe a 31 e dovrebbe ancora da giocare contro una Fiorentina a caccia di un posto in Europa e un’Inter in corsa per lo Scudetto. Il Genoa sarebbe a 29 e ancora in piena lotta. L’ultimo turno con il Bologna avrebbe rappresentato una bella chance.
GENOA IN B DOPO 13 ANNI
I rossoblù mancavano tra i cadetti dalla stagione 2006/2007 quando insieme a Juventus e Napoli avevano conquistato la promozione diretta in Serie A senza disputare i play off visto il distacco con le inseguitrici.
Il Genoa ha approcciato bene la partita contro il Napoli oggi. Anche un pareggio avrebbe rimandato il discorso salvezza all’ultima giornata, indipendentemente dal risultato dei sardi contro i milanesi. Tuttavia, la difficoltà a capitalizzare quanto prodotto ha ancora una volta vanificato gli sforzi offensivi. Il Napoli, invece, ha segnato tre volte e dal trentesimo in poi ha dominato la gara.
La retrocessione è figlia dei mesi che hanno preceduto l’arrivo di Alexander Blessin sulla panchina. Tra Ballardini e Shevchenko, la squadra aveva conquistato soltanto 12 punti. Il mercato e l’arrivo dell’allenatore tedesco hanno risollevato la squadra, che ne veniva dal disastro contro la Fiorentina, un 6 a 0 che ha rappresentato il punto più basso della stagione.
Le tre vittorie e i sette pareggi conquistati da Blessin non sono stati però abbastanza. Non è migliorata, infatti, la fase realizzativa. La difficoltà a far goal è stato il difetto non risolto dal mercato di gennaio e che ha determinato la discesa in Serie B, nonostante la ritrovata identità di squadra. Dei giocatori arrivati dal mercato, infatti, soltanto Gudmundsson è andato in goal.
SAMPDORIA SALVEZA DA Q.B.
Come detto, i blucerchiati festeggiano la salvezza ancora prima di scendere in campo a Marassi contro la Fiorentina. I 33 punti conquistati tengono a distanza di sicurezza il Cagliari, che con quattro punti di distacco non può più raggiungere la squadra di Giampaolo.
Non è stata una stagione semplice. La squadra era partita bene con D’Aversa, se si ripensa alle prestazioni offerte a inizio stagione contro Inter e Milan. Poi, un progressivo rallentamento ha portato all’esonero del tecnico ex Parma. A dicembre, le vicende giudiziarie del presidente Ferrero hanno provocato un ribaltone in società con la nomina di Marco Lanna, uno degli eroi dello scudetto, al vertice del club.
Tornando al campo, con Marco Giampaolo la Samp ha avuto un andamento altalenante. Qualche picco e qualche tonfo. A posteriori, viene da dire che la squadra ha fatto “quanto basta” per mantenere la categoria in un campionato al ribasso. Certo, c’erano anche molte attenuanti, ad esempio l’infortunio di Gabbiadini e un mercato che non ha prodotto gli esiti sperati: il contributo di Sensi e Giovinco alla salvezza è stato nullo.
Con la conferma della categoria, i tifosi attendono sviluppi societari più rapidi. Ma quel che è certo è che la squadra debba subire un restyling perché quest’anno oltre ai propri meriti, che ci sono sempre quando si raggiungono gli obiettivi, una fetta di salvezza è dovuta anche ai tanti demeriti altrui.