La vertenza

Ex Ilva, nulla di fatto al tavolo sulla sicurezza. Grondona (Fiom): “Al prossimo incidente lo stabilimento si ferma” fotogallery

Sul lavotore a rischio licenziamento i sindacati attendono: "Se arriverà provvedimento torneremo in piazza"

Genova. Nulla di fatto al tavolo sulla sicurezza dello stabilimento Ex Ilva di Cornigliano convocato questo pomeriggio dal prefetto Renato Franceschelli.

“L’azienda si è presentata senza dirigenti ma con un legale e con un consulente per la sicurezza senza alcun potere decisionale” spiega il coordinatore dell’Rsu Armando Palombo all’uscita dalla Prefettura. Così dei 40 punti sul tavolo “ne abbiamo discusso uno – racconta – quello sui deragliamenti dei locomotori. Poi di fronte alla legittima richiesta del prefetto di darsi un metodo, il consulente ha risposto che avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione all’ad Morselli per i successivi incontri. A quel punto ci siamo alzati e ce ne siamo andati”.

Sul tavolo resta al momento anche il possibile licenziamento di un lavoratore ma visto che il provvedimento non è stato ancora inviato la decisione dei sindacati è quella di rispondere alla contestazione attraverso un legale e attendere il provvedimento dell’azienda: “Da domani l’azienda ha 7 giorni di tempo per erogare la sanzione. Vedremo se davvero ha intenzione di arrivare al licenziamento e a quel punto valuteremo cosa fare – dice ancora Palombo – ma l’atteggiamento della direzione di quest’azienda è davvero inqualificabile”.

All’incontro ha partecipato anche Francesco Grondona, storico segretario della Fiom e massimo esperto delle vicende Ilva: “Non ci facciamo prendere in giro sulla sicurezza – ha detto Grondona – e non chiederemo più nessun incontro. La prossima volta che c’è un problema lo stabilimento si deve fermare”.

E rispetto al lavoratore che rischia il licenziamento: “Come abbiamo fatto per Gigi Guadagno – ha detto ricordando il lavoratore della Fiom licenziato per un vocale su whatsapp e poi reintegrati grazie alla lotta dei colleghi – se dovesse arrivare il licenziamento faremo anche di più ma dobbiamo aver presente che abbiamo di fronte il nulla e combattere contro il nulla non è facile”.

Acciaierie d’Italia, Venzano (Fim Cisl Liguria): “Comportamento surreale e poco serio  dell’azienda, nessuna decisione sul lavoratore sospeso. E solo promesse su sicurezza”

“Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione della totale assenza da parte dell’azienda delle relazioni sindacali mandando oggi i suoi avvocati all’incontro col Prefetto – dice  Christian Venzano, segretario generale della Fim Cisl Liguria – Ringraziamo il Prefetto per la sua attenzione e sensibilità al tema e aver avviato un tavolo  sulla sicurezza ma che oggi non ha portato a nessun percorso di gestione delle criticità e la messa in sicurezza dello stabilimento per la mancanza di responsabilità da parte dell’azienda. Vedremo se nei prossimi giorni arriverà una convocazione nel merito da parte dell’azienda per affrontare seriamente il tema della sicurezza”.

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