Genova. C’è anche un mini presidio no green pass ad attendere il ministro della salute Roberto Speranza arrivato questo pomeriggio al Cap di via Albertazzi per sostenere la candidatura di Ariel Dello Strologo. Tenuti a distanza dalla digos, i circa 15 manifestanti (tra loro anche un candidato al consiglio comunale) espongono cartelli contro il “ministro della morte” chiedendone le dimissioni.
A Genova fra l’altro nelle prossime comunali sono ben due i candidati sindaci no vax/ no green pass. Da un lato c’è il candidato Martino Manzano che si presenta per il movimento esplicitamente no vax “3V”, dall’altro il raggruppamento Uniti per la Costituzione che sostiene il senatore ex M5S Mattia Crucioli, molto vicino ai no green pass.
Ma Speranza, a chi gli chiede come interpretare questo proliferare di candidati contrari alle scelte del governo di questi due anni di pandemia risponde senza esitare: “Il sondaggio vero sugli italiani è stato già fatto – dice – e la risposta l’ha data il 91,5% delle persone sopra i 12 anni che si è vaccinata, è uno dei numeri più alti a livello mondiale e a livello europeo”.
“E’ grazie a quei numeri che l’Italia sta meglio – ricorda il ministro – e oggi possiamo permetterci regole molto limitate rispetto al passato. E anche da qui voglio fare appello in particolare alle categorie più fragili perché facciano il secondo richiamo – aggiunge – persone sopra gli 80 anni o che vivono nelle rsa e persone immunodepresse o particolarmente fragili anche over 60 affinché facciano un secondo booster che serve a limitare i decessi”.
Rispetto alle mascherine a scuola, il ministro non si è voluto sbilanciare: “E’ una scelta tecnica, è una scelta che prenderanno i tecnici”