Chiavari. “Questa è una lista costruita con il lavoro quotidiano di mesi fatto sul territorio – esordisce il coordinatore provinciale e capogruppo in Regione Liguria di FdI Stefano Balleari che spiega – in questa lista c’è la Chiavari autentica che ogni giorno lavora, produce e pensa al futuro. Donne e uomini che si sono messi al servizio del territorio e che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e la coerenza dell’appartenenza politica che non è scontata soprattutto quando troviamo liste civiche che di civico non hanno nulla”.
E continua: “Oggi a Chiavari presentiamo non solo una lista elettorale, ma una proposta politica fatta di coerenza e passione; noi oggi proponiamo a chi è deluso dalle sirene dell’anti-politica la politica sana fatta di ascolto e soluzioni, di coerenza e competenza che con responsabilità vuole portare Chiavari ad occupare il posto che le compete senza”.
I 16 candidati, spiega la parte politica, sono stati scelti per le loro competenze ed esperienze che sono il bagaglio che portano in dote alla futura amministrazione Giardini; dal commercio allo sport, dalla ristorazione alla sanità, dall’accoglienza e turismo sino alla nautica ed i servizi sono questi i settori rappresentati da questa lista che è composta da donne e uomini della Chiavari che produce e che lavora per far tornare la città capitale morale del Tigullio come è sempre stata. Cosa che l’amministrazione uscente pare abbia dimenticato.
“Comporre per la prima volta una lista a Chiavari ha un significato ben preciso: la coerenza che Giorgia Meloni ha dimostrato in questi anni porta la gente a ritrovare fiducia nella politica e a volersi impegnare per il bene comune – commenta il commissario regionale di FdI Matteo Rosso – con lo stesso spirito che abbiamo chiesto l’altro ieri a Genova anche oggi chiediamo a questi candidati di prendersi impegni chiari con gli elettori e che la parola che danno oggi non è una semplice promessa elettorale, ma un patto che va rispettato sempre. Questo è lo spirito di Fratelli d’Italia, di Giorgia Meloni e di tutta la dirigenza del partito”.